Il Governo ha tentato in tutti i modi di tendere la mano alle attività economiche. Ma a conti fatti gli aiuti dello Stato fanno il solletico ai mancati incassi degli imprenditori. Le attività economiche hanno ricevuto direttamente 29 miliardi, un fiume di denaro del tutto insufficiente a lenire le difficoltà.
In effetti, lo scorso anno le attività imprenditoriali hanno registrato una perdita di fatturato di 423 miliardi di euro. Perciò i 29 miliardi sono noccioline rispetto al calo di fatturato, perché l’incidenza è pari poco meno al 7%.
La crisi economica
Gli operatori economici non hanno più la forza per andare avanti e intanto sperano nei nuovi ristori per contenere rabbia e malessere. La situazione dell’economia è gravemente danneggiata perché la pandemia del coronavirus ormai è presente da circa un anno in Italia.
L’analisi approfondita
L’Ufficio Studi della Cgia fa un’analisi approfondita sullo stato di salute delle imprese italiane. Le aziende che hanno subito i contraccolpi maggiori sono quelle che hanno dovuto chiudere per decreto. Infatti Stato e Regioni hanno firmato diverse ordinanze per salvaguardare la salute di tutti attraverso la sospensione delle attività. Anche quelle economiche. Con ovvie perdite per quanto riguarda lavoratori e commercianti in genere.
A fronte di ciò queste imprese hanno ricevuto una serie di ristori ma il livello medio di copertura rispetto al mancato fatturato si aggira intorno al 14,5%. Per questo motivo l’attenzione deve rivolgersi maggiormente verso queste attività economiche, le stesse che hanno sentito di più la crisi. Infatti sul totale dei 423 miliardi di euro, 200 miliardi sarebbero ascrivibili alle attività chiuse per decreto.
La soluzione suggerita
La Cgia sollecita il Governo a fare presto nonostante i venti di crisi politica in atto. I ristori non servono più, c’è invece la necessità di puntare sui rimborsi. Quest’ultima soluzione serve per compensare i mancati incassi e a dare un primo strumento di appoggio alle spese correnti che pesano come un macigno sulla testa degli imprenditori.
Purtroppo non c’è da stare allegri perché 292mila attività si trovano in una situazione di profonda crisi. I settori maggiormente colpiti sono tessile, abbigliamento, mobili, edilizia, ristorazione, turismo, eventi e giochi.
I 29 miliardi sono una goccia perciò gli aiuti dello Stato fanno il solletico ai mancati incassi degli imprenditori.