Nonostante una tendenza della seconda parte dell’anno, sui principali indici azionari internazionali, a muoversi più secondo una volatilità caratterizzata da continui cambiamenti di trend, che secondo una direzionalità ben definita, come peraltro caratteristico delle fasi di riaccumulazione e redistribuzione, il metodo Top or bottom ci avrebbe consentito di capire con molta precisione i movimenti in corso.
Ricomprendiamo, a dimostrazione della nostra analisi, il periodo a partire dallo scorso maggio, mese che si chiudeva con una chiusura di tipo ribassista.
Tuttavia, come ben sappiamo, le inversioni rilevanti si originano a partire da time frame inferiori, che è bene seguire, per chi intenda operare a breve o medio termine, senza lasciarsi eccessivamente condizionare dalla dinamica dei time frame superiori.
In tal senso, la settimana del 24 maggio denota una chiara inversione di tendenza, al rialzo, e tale segnale è riconfermato in quella della 7 giugno.
Il successivo massimo interviene nella settimana in cui viene proiettato, secondo Top or bottom, in corrispondenza del 2 giugno.
Spesso i mercati seguono una logica geometrica, matematica, che il metodo Top or bottom coglie con molta precisione, ed anche i successivi movimenti di borsa lo confermano ancora un volta.
Segue, infatti, un ribasso significativo, confermato dalla chiusura di giugno.
Nonostante ciò, l’automodifica frattale intervenuta nella settimana del 5 luglio segnala una chiara inversione di tendenza, e l’indice, ripreso nuovo vigore dopo l’ulteriore automodica in senso rialzista della settimana del 19 luglio, raggiunge un massimo di medio proprio dove il metodo l’ha proiettato.
Come si vede, seguendo il time frame settimanale, nonostante contrari auspici derivanti dall’impostazione mensile, il metodo avrebbe con molta precisione segnalato le inversioni rialziste e ribassiste più rilevanti in ottica di medio.
Non a caso, assistiamo ad un mese di agosto all’insegna del ribasso, ma, ancora una volta, nonostante diversi segnali ribassisti (tra cui anche l’Hindenburg omen), Top or bottom ci segnala la prossima inversione.
La settimana del 23 agosto, infatti, si caratterizza per un’evidente automodifica rialzista che proietta, ancora una volta, un massimo rilevante, e noi troviamo poi effettivamente questo massimo proprio in prossimità del setup temporale previsto, cioè il giorno successivo.
In un precedente articolo abbiamo sottolineato la rilevanza, quindi, di un’inversione di tendenza settimanale segnalata dal metodo ed indicavamo nel rialzo intervenuto sul finire della scorsa settimana solo un segnale, che richiedeva ulteriore conferma.
Vista anche l’eccezionale sequela di segnali tutti centrati, da parte di Top or bottom, dianzi esaminata, non possiamo che aspettare un analogo segnale, ancora da venire, per considerare strutturalmente iniziata una fase rialzista di medio.
Il testa e spalle ormai delineato sugli indici indica direzionalità rialzista, mentre il periodo che precede il segnale rialzista settimanale su Top or bottom, sarà, a nostro avviso, caratterizzato dalla continuazione dell’alternarsi di direzionalità diverse che, alla fine, manterranno l’indice in un andamento sostanzialmente orizzontale, tipico della fasi di riaccumulazione.