Pranzo a casa o pranzo di lavoro. In entrambi i casi è fondamentale prestare a cosa si mangia in quello che non dovrebbe essere il pasto più completo della giornata, occorre fuggire da questi alimenti a pranzo per non ingrassare. Pasta, panini farciti imbustati, fast food, minestroni, piatti del giorno prima e zuppe. Carboidrati assoluti protagonisti, vuoi per comodità, per trasporto, per sapore e sfiziosità. Nei contenitori dei cibi delle pause pranzo spesso si celano degli autentici nemici della nostra dieta.
L’ora di pausa non facilita la linea
Lo stacco lavorativo del pranzo, dalla mezz’ora alle due ore al massimo non concilia con la linea e la sana alimentazione. Innanzitutto mangiare in fretta fa male. Metabolismo e digestione lavorano male, applicando il detto che “la fretta è cattiva consigliera”. In, secondo luogo ,non potendo cucinare, ma al massimo riscaldare, la scelta cade su piatti di pasta, panini, tramezzini, pasti del giorno prima. Comodi da trasportare ma con l’input assoluto di fuggire da questi alimenti a pranzo per non ingrassare.
Panini e tramezzini incartati
Letteralmente un trionfo di grassi, coloranti e conservanti. I nostri uffici abbondano di questi alimenti: panini, tramezzini, brioches salate con formaggi e salumi di ogni genere. Distributori automatici ricchi di scelta, ma con un unico denominatore comune: ingrassare! In ognuno di questi, per piccoli che siano, ci sono fino a 300 calorie, più della metà di un’intera pizza Margherita. Se proprio c’è la possibilità, preferire quelli freschi del bar con tonno e pomodoro, insalata e gamberetti, bresaola o tacchino.
Fast food, meta dei più piccoli
Gli Americani sono gli abitanti della terra col più alto livello di colesterolo, trigliceridi e zuccheri nel sangue. Hanno inventato i fast food, punto. Soprattutto ne abusano quotidianamente. Hamburger e patatine fritte, fritti di ogni genere, bibite zuccherate e piene di coloranti, frappè alla cioccolata e torte conservate. Il bancomat del dietologo. Lo dice la parola stessa, si mangia veloci, ma la domanda è come si mangia piuttosto. Occorre insegnare anche ai nostri giovani di fuggire da questi alimenti a pranzo per non ingrassare. In cima alla lista dei maggiormente calorici gli anelli di cipolla, con 400 calorie/100 grammi. Sempre sul podio l’hamburger con la pancetta (330) e quello con pollo, manzo e salse (320). Tutta la linea hamburger comunque si aggira attorno a quota 300. Le classiche patatine 250, cosi come i vari toast. Petti di pollo e tacchino in insalata o alla piastra sono decisamente consigliati con un apporto di circa 100/140 calorie.
Attenzione alla pasta e ai piatti scaldati del giorno prima
In pausa pranzo, negli uffici e luoghi di lavoro che abbiano sale ristoro e sale attrezzate per la pausa di mezza giornata, abbondano ormai le vaschette in plastica per alimenti. Non solo le donne, attenzione. Anzi, è più facile che una donna porti l’insalata, mentre l’uomo la pasta o qualche zuppa. Attenzione però che i carboidrati ingannano, dando al corpo un prolungato senso di sazietà. Non è la pasta che ingrassa, ma i sughi uniti a essa. Soprattutto quando per comodità ,viene riutilizzata la pasta del giorno prima, aggiungendo ancora un po’ di condimento per renderla più morbida e gustosa. Cosi si cade nell’eccesso di grassi. Lo stesso dicasi per minestroni e zuppe che da congelati, vengono portati in tavola. Contengono sì fibre e vitamine, che però in parte si perdono negli stati fisici della materia, ma soprattutto conservanti e coloranti. Si preferiscano sempre quindi pasta e riso integrale, o riso saraceno e minestroni di verdura fatti in casa.
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