Il Ftse Mib e Piazza Affari non riesce a riprendere quota dopo le recenti performance positive.
La situazione sui mercati
Qualche minuto dopo le 13, infatti, il Ftse Mib arriva a perdere lo 0,2% (19.138 punti) con uno spread in risalita di 2,22 che ha portato il saldo della mattinata a 267,5 punti. In tutto questo il rendimento del decennale è arrivato a 2,93% anch’esso in rialzo dello 0,76%.
Lo stesso trend si avverte nel resto d’Europa. Alla stessa ora, infatti, il Ftse 100 di Londra era in calo dello 0,1% e il Cac 40 di Parigi arrivava a perdere lo 0,8%. Non diversa la storia a Francoforte. Il Dax vedeva un passivo dello 0,4%.
I motivi del calo
La benzina dell’ottimismo arrivata dalla Fed, con le dichiarazioni accomodanti di Jerome Powell sui tassi sarebbe esaurita. Così come anche le conferme di novità positive in arrivo dalle delegazioni di Usa e Cina durante la prima fase dei colloqui per mettere la parola fine alla guerra dei dazi. Una conferma che si rafforza, a differenza di quanto avvenuto in passato, grazie proprio a Pechino. Il Dipartimento cinese del Commercio ha infatti confermato i progressi che hanno gettato le fondamenta per altri negoziati di alto livello.
Cosa allora sta andando storto?
Sono sempre gli Usa a dettare legge, questa volta con le tensioni in aumento tra il presidente Usa, Donald Trump, e i Democratici. Lo shutdown del governo statunitense sta andando avanti ormai da 20 giorni e non si vedono nemmeno dei minimi segnali di avvicinamento tra le parti.
Ftse Mib e politica
Per quanto riguarda invece Piazza Affari si guarda alla politica. Sono infatti state archiviate le ultime tensioni tra il vicepremier, Matteo Salvini e il suo omologo Luigi Di Maio. L’interesse adesso è per l’asta di Bot a 12 mesi e per quella di venerdì che vedrà Btp a 3-7-30 anni per un’offerta tra 5 e 6,5 miliardi di euro.
Il caso del giorno
Tra i protagonisti è da citare Fiat Chrysler Automobiles. La casa automobilistica è al centro della diatriba riguardante il Dieselgate. Fonti Reuters citano l’accordo raggiunto da FCA. Numeri alla mano si parla di 311 milioni di dollari che l’azienda pagherà ai regolatori degli Stati Uniti, 75 milioni alle autorità degli altri stati coinvolti e 280 milioni ai proprietari dei veicoli a titolo di indennizzo. Una situazione che sta zavorrando non solo il titolo ma anche l’intera galassia Agnelli.
I valori da monitorare sui mercati fino alla chiusura odierna
Il rimbalzo in corso verrà archiviato da chiusure orarie inferiori ai seguenti valori
Ftse Mib Future 18.935
Dax Future 10.774
Eurostoxx Future 3.030
Bund Future nuovi rialzi con chiusure orarie superiori a 164,23