Frenata dell’economia globale. Recessione?

Frenata dell’economia globale

La frenata dell’economia globale c’è ed è evidente.

I dati macroeconomici odierni, letti nel loro complesso, lo confermano ampiamente.

Da qui però a parlare di recessione ce ne corre.

Qualche battuta d’arresto su singoli dati ci sta ma non per questo si può identificare con una recessione già avviata.

Certamente poi è corretto distinguere tra Europa e Stati Uniti.

Nel Vecchio continente, area euro in particolare, l’economia non ha mai raggiunto livelli di crescita post crisi importanti.

A differenza degli USA, dove la strana coppia FED-Trump ha dato vita a un ciclo economico forte e virtuoso che ha battuto record storici in termini di crescita.

Frenata dell’economia globale: tabella principali dati macro odierni

    CNY Produzione Industriale (Annuale) (Apr) 5,4% 6,5% 8,5%
    CNY Vendite al dettaglio (Annuale) (Apr) 7,2% 8,6% 8,7%
    CNY Tasso di disoccupazione cinese 5,0%   5,2%
    EUR PIL della Germania (Annuale) (1° trim.) 0,6% 0,7% 0,9%
    EUR PIL della Germania (Trimestrale) (1° trim.) 0,4% 0,40% 0,0%
    EUR Nuovi ordinativi industriali italiani (Mensile) (Mar) 2,2%   -2,8%
    EUR Nuovi ordinativi industriali italiani (Annuale) (Mar) -3,6%   -3,1%
    EUR Vendite industriali italiane (Mensile) (Mar) 0,30%   0,20%
    EUR Vendite industriali italiane (Annuale) (Mar) 1,30%   1,10%
    EUR Variazione livello di occupazione (Trimestrale) 0,3% 0,2% 0,3%
    EUR Variazioni livello di occupazione (Annuale) 0,3% 1,2% 1,3%
    EUR PIL (Trimestrale) (1° trim.) 0,4% 0,40% 0,4%
    EUR PIL (Annuale) (1° trim.) 1,20% 1,20% 1,2%
    USD Vendite al dettaglio beni essenziali (Mensile) (Apr) 0,1% 0,7% 1,3%
    USD Indice manifatturiero del NY Empire State (Mag) 17,80 8,20 10,10
    USD Vendite al dettaglio (Mensile) (Apr) -0,2% 0,2% 1,7%

A fare pendere la giornata sul crinale della frenata economica ci ha pensato per prima la Cina.

Le mosse di Pechino evidentemente non hanno dipanato ancora i propri effetti visto che sia la Produzione Industriale che le Vendite al dettaglio cinesi hanno fatto peggio delle attese.

Qualcosa però si muove e dà ottimismo per l’immediato futuro per il calo della disoccupazione.
Le manovre espansive sul piano del lavoro premiano sempre e da lì poi parte tutto il resto. Siamo fiduciosi.

Frenata dell’economia globale: la Germania zavorra d’Europa

Vedere la Germania produrre dati macroeconomici inferiori alla media europea fa un certo effetto.
Situazione cui non eravamo abituati ma che ultimamente sta ripetendosi abbastanza spesso.

L’austerity voluta da Merkel e soci non sta facendo bene ai teutonici.

D’altronde: “chi è causa del suo mal (e anche degli altri partner)…pianga se stesso” recita un vecchio detto!

Il PIL a +0.6% da 0.7% atteso e da +0.9% del dato precedente dà con chiarezza il segnale di una Germania in evidente affanno.

Il dato mensile a +0.4% peraltro ridà un po’ di sollievo…

Su base mensile anche i nuovi ordinativi industriali italiani alleviano la preoccupazione del -3.6% annuale evidente frutto ereditario.
Il +2.2% mensile dal precedente -2.8% è davvero incoraggiante.

Frenata dell’economia globale: calano le vendite negli USA

La dinamica del potente ciclo economico americano ha avuto una continuità soprattutto grazie alla costanza del ciclo dei consumi interni.

Il calo delle vendite registrato oggi è evidente sia sulle attività al dettaglio che sui beni essenziali.

Il rallentamento strillato da Trump dunque c’è, esiste. La frenata dell’economia globale è nei numeri.

Ma come accennato sopra da qui a gridare alla recessione ce ne corre.

E infatti le borse stanno già riprendendosi.

Attendiamo con curiosità le chiusure di stasera per capire meglio.

Mi sa che i mercati ci stiano segnalando che tutto sommato va bene così.

Una fisiologica pausa dei dati macro e in contemporanea delle Borse era nella natura delle cose.

Ora con calma si potrà impostare la ripartenza su entrambi i fronti.

Oltre alla chiusura di stasera terremo particolarmente d‘occhio quanto accadrà nel setup di PdB del prossimo 22 maggio.