L’effetto serra è un problema che è causa di molte problematiche di carattere climatico, fra tutti l’innalzamento della temperatura del pianeta Terra. Bisogna muoversi verso un miglioramento del nostro clima anche nell’ottica dei principali accordi internazionali.
Fra questi ricordiamo il Protocollo di Tokyo, gli accordi di Parigi fino ad arrivare al Next Generation Eu con la transizione al verde. In particolare, anche se può sembrare irrilevante, potrebbe aiutare cambiare l’alimentazione dei bovini proprio alla lotta contro il riscaldamento globale.
Il motivo è perché le mucche al pascolo producono una quantità di metano pari a milioni di litri. Il metano, è un gas a effetto serra il cui impatto sull’atmosfera terrestre è di circa 28 volte superiore a quello dell’anidride carbonica.
Tale gas incide sul cambiamento climatico in modo significativo. Basti pensare che se si riunissero tutti i bovini sulla terra si creerebbe il terzo paese produttore di gas ad effetto serra dopo USA e Cina.
È il processo digestivo delle mucche che genera il metano
Sembrerebbe, quindi, che, fra le soluzioni per ridurre l’effetto serra, bisogna fare ruttare di meno le mucche. Infatti, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, il 14% delle emissioni di gas serra nel mondo è causato dagli animali. Fra questi, incidono particolarmente quelli di allevamento.
Ma come funziona la produzione del metano all’interno dell’organismo delle mucche? La flora batterica del primo dei quattro stomaci della mucca, fa fermentare il cibo permettendo una più facile digestione.
È proprio durante questa fase che avviene la produzione del metano che fuoriesce dalla bocca della mucca sotto forma di rutto. In media una mucca rutta una volta al minuto rilasciando circa 500 litri di metano inodore. Ma come ridurre la produzione di metano nell’organismo delle mucche?
Quale soluzione?
A pensare che fra le soluzioni per ridurre l’effetto serra, bisogna fare ruttare di meno le mucche, ci sono alcune aziende. Fra queste c’è Mootral Ruminant che ha sperimentato un prodotto a base di aglio e agrumi.
Tale prodotto, se aggiunto alla dieta quotidiana delle mucche, potrebbe contribuire a ridurre almeno del 30% l’emissione del metano. Ma questa non è l’unica azienda che si sta cimentando in questo campo.
Infatti, anche la Agolin Ruminant sta sperimentando un prodotto per migliorare la produzione di latte riducendo al contempo il metano tra il 6% e il 30%. Si tratta di un additivo per mangime a base di chiodi di garofano e semi di coriandolo.
In conclusione, migliorare la dieta delle mucche potrebbe, quindi, essere determinante per ridurre i gas serra e migliorare la situazione climatica del pianeta.