Fortunati coloro che svolgono questi tipi di lavoro perché aiutano a diminuire il rischio di demenza

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Con la fine dell’estate, molti sono già rientrati al lavoro o si apprestano a farlo. Generalmente, dopo un primo impatto emotivo dovuto al cambio di quotidianità, ci si riabitua abbastanza in fretta alla routine lavorativa. Il nostro lavoro e le persone con cui veniamo a contatto per la maggior parte della giornata, incidono profondamente sul nostro benessere fisico e mentale. Per esempio, recentemente ci siamo occupati del tipo di persone di cui circondarsi per farci stare bene. Sul posto di lavoro non sempre possiamo scegliere le persone con cui trascorrere la giornata e questo influenza a più livelli la nostra vita. Non tutti i lavori sono uguali e ciascuno di noi è messo alla prova in maniera diversa, in base alle proprie capacità ed esperienza.

Un tipo di lavoro però può essere fondamentale per evitare alcuni problemi abbastanza comuni durante la vecchiaia. Sono fortunati, infatti, coloro che svolgono questi tipi di lavoro perché aiutano a diminuire il rischio di demenza. Ce lo rivela uno studio recente.

La patologia e la stimolazione cognitiva

L’OMS sottolinea come nel Mondo ci siano circa 50 milioni di persone affette da demenza e malattia di Alzheimer, un numero destinato a salire nei prossimi anni. Un’analisi effettuata dai ricercatori e pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet (Livingston G et al, 2020), elenca numerosi fattori di rischio che possono portare a demenza in tarda età. Solo per citarne alcuni: obesità, qualità dell’aria, ipertensione, diabete, perdita di udito, un basso livello di educazione ma anche assunzione di alcune bevande, fumo e depressione. In altre parole, il nostro stile di vita si riverbera sulla nostra salute in tarda età.

Un altro fattore che bisognerebbe tenere in considerazione per quanto detto finora è il livello di stimolazione cognitiva. Approfondiremo questo aspetto nel prossimo paragrafo. Lavorare su questi fattori di rischio, secondo lo studio sopra citato, potrebbe far abbassare i casi di demenza di quasi la metà.

Fortunati coloro che svolgono questi tipi di lavoro perché aiutano a diminuire il rischio di demenza

In uno studio recentemente pubblicato (Kivimäki M et al, 2021), i ricercatori hanno cercato di capire se, svolgere un lavoro stimolante dal punto di vista cognitivo, potesse avere un impatto sull’insorgere di demenza.

I ricercatori hanno scoperto che le persone che svolgono lavori mentalmente più stimolanti hanno un rischio significativamente inferiore di sviluppare la demenza più avanti nella vita. Questa scoperta li ha portati a concludere che tale stimolazione cognitiva potrebbe posticipare l’insorgenza dei sintomi.

Inoltre, hanno scoperto che una maggiore stimolazione cognitiva sul lavoro è associati a livelli più bassi di proteine legate alla demenza. Ci sarebbe quindi un meccanismo biologico, non ancora completamente chiarito che lega la stimolazione cognitiva con la diminuzione della demenza.

Secondo quanto detto pertanto, ciascuno di noi dovrebbe cercare sempre nuovi stimoli, anche sul posto di lavoro, per ritardare il decadimento cognitivo futuro.

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