Fondi MES, patrimoniale  o tasse ambientali?

inquinamento

Fondi MES, patrimoniale  o tasse ambientali? Le uniche tasse da introdurre sarebbero quelle ambientali.

Perché introdurre tasse ambientali?

In una economia come la nostra  le imprese producono  utili ma molto speso creano diseconomie esterne.

Cosa sono le diseconomie esterne?

Sono quei costi che imprese private o pubbliche ( vedi ENI) scaricano su tutta la collettività, in genere sono legate all’inquinamento e ai relativi costi di bonifica dopo che l’impresa ha chiuso i battenti.

In pratica molte imprese producono utili e pagano salari ma contemporaneamente  creano   inquinamento   nelle sue forme più conosciute come residui di produzione, distruzione  risorse idriche, smaltimento residui tossici ecc.

Molto difficile è determinare il costo economico e sociale di questi comportamenti, alcuni consapevoli ( vedi caso Eternit) altri inconsapevoli.

Parliamo comunque di imprese soggette alle norme di diritto non allo smaltimento effettuato da società a volte malavitose al solo scopo di arricchimento a danno della collettività. I casi in Italia sono stati numerosi.

Perché non vengono introdotte  imposte  di questo tipo?

Questa tassazione presenta diverse specificità ed una serie di difficoltà sia nella sua applicazione che nella sua riscossione.

Problematiche su una tassa ambientale.

Questa per avere efficacia deve essere introdotta da tutti i Paesi dell’U.E., in caso contrario non avrebbe né  senso  né  nessun impatto duraturo sull’economia.

Normare in modo estremamente preciso le varie situazioni e prevedere che le imprese più green possono avere  dei crediti cedibili alle altre.

Le imprese che non producono danni ambientali  possono vendere i loro crediti ambientali a quelle che li devono sostenere. In tal modo i  maggiori costi di una impresa che non inquina  vengono almeno in parte recuperati con la vendita dei crediti ad altra impresa.

In tal modo le imprese più inquinanti non saranno estromesse dal mercato ma potranno iniziare un percorso di ristrutturazione per adeguarsi alle normative ambientali.

Con lo stesso principio i prodotti prevenienti da Paesi più inquinanti ( Cina e Stati Uniti) saranno soggetti a questa imposta ad valorem.

La stessa soluzione  potrebbe essere raggiunta con la eliminazione delle agevolazioni e i sussidi statali alle imprese che inquinano. Ma questa  ipotesi sarebbe molto più traumatica della prima in quanto porterebbe alla chiusura immediata di molte di queste.

Fondi MES, patrimoniale  o tasse ambientali?

Il principio principale di questa tassa  è molto semplice: chi inquina paga!

Quindi nessuna imposta per chi non inquina e imposte maggiori  per chi non si adegua.

I costi sociali  legati all’inquinamento ambientale non possono sempre ricadere su tutta la collettività, bisogna suddividerne almeno in parte il costo.

In un periodo particolare in cui si parla di sviluppo sostenibile l’introduzione di tasse ambientali, sempre con moderazione nella fase iniziale, potrebbe essere una soluzione ottimale.

Questa tassazione inciderebbe  sul prezzo effettivo di mercato, in quanto ai vari costi aggiungerebbe i costi relativi all’inquinamento,  in tal modo i prezzi delle varie imprese sarebbero più giusti.

Il consumatore, con la sua scelta, potrà  stimolare le imprese ad inquinare di meno.