Focus sulle azioni Starbucks. I tori stanno andando via?

Ultimamente sembra che qualcosa sia cambiato per il gigante famoso per il caffè e ciò crea lo spunto per un focus sulle azioni Starbucks.

Il titolo azionario è stato spesso associato a quelle realtà capaci di non risentire minimamente degli eventi geopolitici ed economici. E allora cosa è successo? Cerchiamo di affrontare la cosa procedendo per step.

Un caffè famoso in tutto il mondo

Nata a Seattle nel 1971 è attualmente la più grande catena di caffè al mondo. Conta quasi 30.000 stores, di cui circa la metà negli USA. Rappresenta, a detta di molti, un’esperienza sia visiva che sensoriale, cosa che ha determinato il suo successo nel tempo. Altri invece sostengono che si tratti di marketing ad altissimi livelli e probabilmente sono vere entrambe le view.

Un’azienda tra innovazioni ed evoluzioni

Prima di addentrarci nel vivo del focus sulle azioni Starbucks è bene comprendere anche le evoluzioni societarie. La compagnia rappresenta un brand fortissimo che è capace di un impatto su molti settori della vita quotidiana.

Basti pensare al fatto, ad esempio, che qui in Italia sono stati creati addirittura gruppi con l’intento di sensibilizzare l’azienda ad aprire uno o più punti vendita. Ed in effetti lo scorso anno a Milano è stato aperto il primo store.

Le new entry e i competitors

Oltre ai concept stores lanciati nel 2013 con il  marchio Starbucks Reserve, l’azienda ha annunciato da poco la prossima apertura a New York dei Starbucks Pick-Up. Sono negozi creati appositamente per il ritiro dei prodotti da asporto preventivamente ordinati tramite un’app. Una soluzione che in realtà esisteva  soltanto in Cina con il nome di Starbucks Now. Ed è proprio dalla Cina che non si è fatta attendere la diretta competitor d’oriente, Luckin Coffee, che però sembra non essere molto in forma ultimamente, almeno a giudicare dalle recenti performances.

Il focus sulle azioni Starbucks

Dalla IPO avvenuta nel 1992, le azioni del gigante del caffè Starbucks (SBUX) mostrano un andamento degno di nota. Un trend che fino alla crisi del 2008 ha contenuto le sue forze, ma che è cambiato in modo sostanziale dall’anno successivo. Il valore del titolo ha subito infatti una variazione percentuale impressionante ed è passato da 4  dollari alla soglia di quasi 100$ per azione a fine luglio di quest’anno.

Strico titolo Starbucks

Cosa sia successo dai primi di settembre, però, non è così semplice da interpretare. Il titolo ha perso in soli due mesi il 15%, ma soprattutto ha interrotto il suo continuo trend rialzista, poiché a livello storico non sono evidenti ritracciamenti di questa portata.

Starbucks TF annuale

E se guardiamo il report EPS (Earning per Share), la situazione dei fondamentali è assolutamente non negativa, anzi ha sempre superato le attese degli analisti.

Grafico EPS Strabuck (Fonte Nasdaq.com)

A questo punto forse potrebbe essere presa in considerazione un’interpretazione alternativa degli ultimi ribassi, visti anche  l’outlook positivo sull’espansione della compagnia e fondamentali abbastanza solidi. Una  interpretazione che, a detta di alcuni, sarebbe nella pratica un’opportunità di acquisto, tenendo ben presente che la cautela in questi casi è sempre d’obbligo.