Ritorniamo con un focus sulla politica italiana
Dopo quella sorta di ultimatum che Conte ha lanciato soprattutto nei confronti di Salvini e Di Maio, più che non ai partiti, pare che i due si siano messi d’accordo.
In particolare su quel nodo, che sino alla sera prima pareva irrisolvibile: il codice degli appalti.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
Ma di cosa realmente si tratta?
E quali implicazioni ha tale accordo nei confronti dell’altra questione scottante di questi giorni, cioè il rischio di una procedura d’infrazione?
Quindi, tutto risolto?
Non proprio, e vediamo il perché.
Focus sulla politica italiana: il codice degli appalti
Il cosiddetto codice degli appalti, per chi non lo sapesse, è un decreto legislativo risalente al 2016, composto di 220 articoli e di 25 allegati.
Una complessa normativa, finalizzata a disciplinare le modalità con cui la pubblica amministrazione assegna un appalto.
Il principale problema che la normativa affronta, è il tentativo di evitare infiltrazioni della criminalità o favoritismi politici.
Ma, per realizzare tali obiettivi, ovviamente ha dovuto ricorrere ad una serie di oneri burocratici e procedurali non indifferente.
Conoscere infatti nello specifico la normativa riconduce sostanzialmente alle competenze di esperti in materia, e molti politici la conoscono, o ipotizzano modifiche normative, solo in relazione a ipotesi di modifica e sunti predisposti da tecnici dei partiti o delle istituzioni.
La componente politica fa riferimento soprattutto a due opposte visioni: privilegiare controlli e burocrazia, ma a scapito di una velocizzazione dei lavori, per maggiormente tutelare la legalità, oppure privilegiare invece l’accelerazione dei lavori.
Focus sulla politica italiana: verso un accordo?
Questa seconda scelta contrapponeva, sino a ieri, i pentastellati ed i leghisti.
Ma pare che, almeno in base alla telefonata intercorsa tra Di Maio e Salvini, forse per tentare di salvare in extremis il governo, ci si sia accordati a favore della richiesta leghista di sospendere alcuni punti del codice.
Ovviamente saranno i tecnici a definire meglio i dettagli normativi, tanto che ad oggi non risulta vi sia ancora un testo pronto ad essere approvato.
E non è certo semplice mettere mano ad un articolato di ben 220 articoli, e comprendere il reciproco impatto tra le diverse norme.
Focus sulla politica italiana: ora slancio all’economia?
L’obiettivo sarebbe quello di ridare slancio all’economia, ma allora, è tutto risolto nell’esecutivo?
Come dicevo, parrebbe di no.
Infatti ho prima evidenziato il perché i pentastellati almeno sinora, facevano opposizione a queste richieste della lega.
Come noto, il movimento 5 stelle ha nel suo dna, per così dire, anche la predilezione per aspetti di maggior controllo giuridico, rispetto a chi intenda invece privilegiare una maggior speditezza nelle procedure.
Non a caso, sono già state dichiarate alcune opposizioni al provvedimento, da parte di parlamentari grillini, anche nel caso si ponesse la fiducia.
Occorre infatti considerare che il provvedimento dovrà passare il vaglio parlamentare, e potrebbe anche essere che non passi.
A quel punto, fatti i dovuti conti in base a presenti in aula e relativi voti, potrebbe essere che la crisi, al momento solo rimandata, riesploda in tutta la sua veemenza.
Al momento è rimandata.
Focus sulla politica italiana: procedura di infrazione
E si pone, quindi, il problema di come questo esecutivo dovrà affrontare il problema di evitare una procedura d’infrazione.
I temi sono strettamente legati.
Anche perché uno degli obiettivi del cosiddetto sblocca cantieri è proprio quello di un rilancio economico che, al netto di flattax ed altri eventuali provvedimenti, consenta quindi, almeno in parte, di correggere il debito/pil ed il deficit/pil.
Intanto imperversa il giallo delle cosiddette 2 lettere di risposta a Bruxelles sui conti pubblici.
Una prima bozza, sulla cui diffusione si è anche aperto un procedimento penale, parlava esplicitamente di revisione del welfare, ed ha fatto infuriare i grillini, Di Maio in testa.
Si trattava di un evidente riferimento a punti cardine del programma pentastellato, in primis al reddito di cittadinanza.
O almeno in tal senso l’hanno interpretato i pentastellati.
Ed ecco, quindi, riemergere i problemi tra necessità di trovare una quadra economica, non mettere in dubbio punti del programma, e consentire di superare gli scogli dei conti pubblici.
Focus sulla politica italiana: i problemi da affrontare
Riuscirà il governo in tutto questo?
Per il momento possiamo dire che si è riusciti ad evitare di tagliarsi sulla punta del rasoio.
Ed i mercati hanno apprezzato.
Ma i nodi verranno sicuramente al pettine proprio nel cercare di far quadrare i conti.
Non a caso la versione definitiva della lettera, quella effettivamente inviata a Bruxelles, è molto generica e solo formale, senza nulla dire di come si affronteranno le problematiche sollevate in sede europea.
Probabilmente si confiderà molto sulla crescita.
Vedremo se Bruxelles si accontenterà, ma soprattutto se l‘esecutivo riuscirà a resistere alle probabili divergenze che emergeranno ancora una volta.
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