Focus sui dati e sul Pil

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Oggi in USA usciranno i dati , considerati tuttora molto importanti, sull’occupazione USA. Questo ci suggerisce una riflessione.
Negli Stati Uniti il settore immobiliare è strutturalmente in crescita e pur avendo oscillazioni di prezzo importanti, finché il PIL cresce, gli americani possono concedere decine di migliaia di green card a nuovi cittadini che di un’abitazione avranno pur bisogno.
In Italia e altri paesi europei si sta grossolanamente cercando di emulare gli statunitensi ma le cose non funzionano. Ovvio, qui il PIL è in calo il numero dei componenti per famiglia continua a diminuire e quindi si ha un esubero di costruzioni che difficilmente potrà essere smaltito prima di qualche secolo e forse. il settore edilizio infatti forte di corrotti interessi politici ha avuto un’ impennata fino a 3/4 anni fa incredibile. Con nuove decine di Soros del mattone in azione; peccato che proprio a causa della corruzione ogni valutazione di opportunità urbanistica e demografica si stata accantonata a favore di una crescita incontrollata e selvaggia.
Continuare ad affidare la ripresa del nostro paese all’edilizia come si ostina a pensare molta gente, anche altolocata, fa pensare più all’esercizio di interessi biecamente personali che al bene comune.
L’Italia specie dopo esseri riappropriata della propria sovranità, dovrebbe concentrarsi sul turismo e dunque sul recupero ambientale e di restauro, sulla valorizzazione del made in Italy, conservando le proprie esclusività produttive nei settori da sempre ritenuti nostro vanto.
Ostinarsi a pensare a ulteriore cementificazione come via d’uscita vuole dire intraprendere una strada senza ritorno sia del punto di vista economico che parimenti ecologico.
C’è tutto un mondo di alternative al mattone per fare rifiorire il nostro paese, risolti alcuni problemi strutturali e di identità, occorre solo guardare oltre!
a cura di Gianluca Braguzzi