Ha parlato il direttore generale del Fondo monetario internazionale, FMI, Christine Lagarde in vista dei meeting di primavera del Fondo e della Banca mondiale.
E le sue parole hanno confermato quello che è di fatto già sotto gli occhi di tutti.
Vale a dire che stiamo assistendo a un rallentamento dell’economia mondiale.
Le cause vengono attribuite alle tensioni commerciali, quindi anche senza citarla espressamente la guerra dei dazi viene catalogata come una delle cause principali.
E ci si permessa una osservazione come se i livelli della disoccupazione in Europa fossero in qualche modo collegati alla “guerra doganale” tra USA e Cina!
Teoria assurda visto che già da ben prima i livelli occupazionali europei stavano, in molti paesi, sui minimi.
Ha poi parlato di condizioni finanziarie difficili a senza entrare nel dettaglio specificando cosa intendesse.
Per cui possiamo immaginare che si riferisse ai “cimiteri di elefanti tossici” ancora giacenti nei caveau delle banche…
Economia incerta
Poi la Lagarde ha spiegato chel ‘economia è entrata in una fase di incertezza dopo due anni di crescita costante, e pertanto l’outlook è divenuto precario e vulnerabile in particolare nel settore del commercio.
Poi, più in generale, secondo la CEO del FMI insistono i timori legati alla BREXIT senza contare l’ipotesi di eventuali shock sui mercati finanziari.
Insomma un po’ di sano ottimismo da spargere in circolazione.
Crescita globale comunque accettabile
Dopo questo quadro a tinte fosche la Lagarde comunque ha lasciato aperto uno spiraglio di positività confermando l’attesa per una crescita globale nel 2019 e nel 2020 intorno al 3,5%.
Ovviamente poi per non farsi trovare impreparata da eventuali numeri inferiori ha inserito il concetto di precarietà riguardo a queste previsioni!
Completamente ignorato il ciclo USA
La cosa che ha lasciato molto perplessi nell’intervento della francese presidente da anni del FMI è l’aver completamente ignorato che negli ultimi anni il ciclo americano USA ha battuto record di crescita storici!
Sarà pur vero che avrà come primo riferimento il disastroso andamento sociale prima ancora che economico della Francia…
Certo è che ignorare il traino dell’economia statunitense è stato quanto meno sospetto…
Tanto più che poi ha anche accusato sia pure indirettamente l’amministrazione americana e la Casa Bianca dei problemi globali in ambito commerciale.
Insomma per molti versi un intervento politico alquanto stonato.