L’INPS, ogni mese, rende noto il numero di nuclei familiari che beneficiano del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza. Con i tempi che corrono tutti si aspetterebbero numeri in aumento.
Invece, bisogna registrare per il mese di febbraio 2021 una flessione di domande per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Ebbene come mai è accaduto tutto ciò? I nostri Esperti hanno visionato attentamente l’osservatorio mensile redatto dall’INPS. Di conseguenza capiremo perché le domande di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono diminuite rispetto ai mesi scorsi.
Perché meno domande?
Visto che la crisi economica non accenna a fermarsi e con gli italiani sempre più poveri il ricorso a queste due misure dovrebbe aumentare. Invece i numeri di febbraio registrano numeri che fanno pensare ad un calo. Infatti un milione di nuclei familiari ha beneficiato del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza intascando un assegno medio di circa 564 euro. Le persone coinvolte sono 2,3 milioni di persone.
Cosa ha effettivamente inciso sul calo delle domande?
Il numero dei nuclei familiari che hanno fatto ricorso alle due misure è diminuito perché è avvenuto l’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (DSU). Questa certificazione è indispensabile per continuare ad ottenere il beneficio.
Infatti da inizio 2021, su 110mila nuclei, il 70% dei casi di decadenza è dovuta a una nuova DSU con valori sopra soglia.
Perché vengono revocati reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza?
Ma la notizia che non ci si aspetta è un’altra. L’INPS ha revocato il beneficio a 36 nuclei familiari per svariati motivi provvedendo anche al recupero delle somme pregresse. Il motivo più ricorrente è la titolarità di autoveicoli o motoveicoli non dichiarata al momento della domanda da parte di un membro del nucleo familiare.
Furbetti alle strette
Perciò i furbetti non hanno più spazi di manovra a seguito dell’accordo per l’utilizzo della banca dati tra INPS e ACI. Infine, ad altre famiglie sono stati revocati i benefici per dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare oppure ai redditi da attività lavorativa.
Flessione di domande per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza
Dunque come abbiamo visto, nonostante la crisi in atto, la flessione di domande è fisiologica perché interviene l’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (DSU).