Gli automobilisti sulle strade italiane commettono ogni giorno molte infrazioni. Si pensi alla svolta senza indicatore di direzione, oppure il parcheggio sui marciapiedi o in doppia fila. Tutte le infrazioni del Codice della Strada portano con sé importanti profili di rischio. Infatti, i divieti contenuti nel Codice della Strada hanno il fine di tutelare la sicurezza degli automobilisti alla guida e la corretta circolazione stradale. Il mancato rispetto di queste norme aumenta, in via generale, i rischi collegati alla guida.
Tra le norme la cui violazione comporta un rischio più elevato, sicuramente, vi sono quelle che indicano l’ordine delle precedenze. Non solo gli incroci, ma anche le rotatorie, i segnali di STOP e i semafori stessi, sono tutti diretti a regolare l’ordine delle precedenze. Le norme sulle precedenze sono davvero importanti per la sicurezza degli automobilisti. Si pensi a quanto possa essere pericolosa la circolazione stradale ove non vi fosse un ordine delle precedenze tra i veicoli. Questi si scontrerebbero continuamente.
Fino a 665 euro di multa e grossi guai per l’automobilista che viola questa norma del Codice della Strada
Ed allora, sono particolarmente pericolosi i comportamenti degli automobilisti che non rispettano le norme sulla precedenza. Non si parla solo del passaggio con il semaforo rosso, ma anche la mancata precedenza nelle rotatorie, oppure il mancato arresto al segnale di STOP. Costituiscono tutti comportamenti molto rischiosi. Proprio per queste ragioni il Codice della Strada regola molto attentamente l’ordine delle precedenze all’articolo 145.
Questo perché appunto le precedenze sono fondamentali per la sicurezza delle persone. Tanto che l’art 145 prevede fino a 665 euro di multa e grossi guai per l’automobilista che violi le sue disposizioni. Intanto se la violazione è commessa almeno due volte, nell’arco di due anni, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Non solo la multa e la sospensione della patente ma, i problemi più grandi per l’automobilista vi saranno in sede giudiziaria ove il suo comportamento abbia provocato un incidente.
La responsabilità dell’automobilista che viola le norme sulla precedenza
La Corte di Cassazione, con ordinanza 30993/2018, è intervenuta proprio in materia di precedenze riguardo il segnale di STOP. I giudici hanno spiegato che è da condannare la pratica degli automobilisti di rallentare semplicemente al segnale di STOP. Perché è necessario arrestare totalmente il veicolo, e solo in caso di strada libera ripartire. Invece non è mai ammesso non rispettare il segnale di STOP anche quando la strada appaia completamente libera.
Se, infatti, si dovesse provocare un incidente, come nel caso analizzato dai giudici, la colpa ricadrebbe totalmente sul soggetto che ha violato il segnale. In questo senso, in caso di incidente il codice civile, all’articolo 2054, prevede il concorso colposo tra gli automobilisti coinvolti. I giudici hanno, però, spiegato che la violazione del segnale di STOP supera la presunzione di colpa condivisa e la responsabilità (civile e penale) ricade tutta sul soggetto che ha violato la norma di precedenza.