In un articolo di ieri abbiamo parlato del Bonus occhiali e lenti previsto dalla Legge di Bilancio. Tra le altre misure contenute dalla Manovra finanziaria figura anche un’agevolazione per i cuochi professionisti.
Grazie all’emendamento proposto dall’Onorevole Spena si possono ottenere fino a 6.000 euro. In arrivo per chi lavora nelle cucine di ristoranti e alberghi questa somma considerevole. Vediamo di cosa si tratta.
Una boccata d’ossigeno per uno dei settori più colpiti dalla crisi
Oltre alle risorse messe a disposizione dal Decreto Ristori, questo contributo dovrebbe costituire un aiuto degno di nota per gli chef. L’emendamento approvato dalla Camera dei Deputati è il 18-bis – Credito d’imposta in favore dei cuochi professionisti.
Dunque, gli addetti ai lavori potranno beneficiare di un credito d’imposta. Questo è da intendersi nel limite massimo del 40% delle spese sostenute per l’attività lavorativa.
Ecco le spese per le quali è previsto il credito d’imposta
Le spese citate dall’articolo 18-bis riguardano: l’acquisto di beni strumentali e le spese per la partecipazione ai corsi di aggiornamento professionale. Nello specifico vi rientrano le spese per “l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari e di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione”.
L’emendamento precisa che tali spese devono essere effettuate tra il primo gennaio 2021 e il 30 giugno 2021. La dotazione finanziaria per questa misura è di un milione di euro all’anno dal 2021 al 2023.
Fino a 6.000 euro in arrivo per chi lavora nelle cucine di ristoranti e alberghi
L’agevolazione è diretta ai cuochi professionisti occupati sia nei ristoranti che nelle strutture ricettive. Inoltre, essa spetta sia ai lavoratori dipendenti che ai lavoratori autonomi. Nonché a coloro che sono sprovvisti del codice ATECO 5.2.2.1.0. Ad ogni modo, il credito non può superare la soglia massima di 6.000 euro.
Cessione del credito
I commi dell’emendamento specificano che il credito si può utilizzare per la compensazione (tramite F24). Ulteriormente, le agevolazioni spettanti alla categoria sono cedibili alle banche e ad altri intermediari finanziari.
Al momento non si conoscono i termini precisi per l’attuazione dell’emendamento. Tutti gli aspetti dell’iniziativa saranno regolati da un successivo Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. Se ne occuperanno, inoltre, il Ministro del Lavoro e il Ministro dell’Economia.
Dunque, ecco spiegato perchè fino a 6.000 euro sono in arrivo per chi lavora nelle cucine di ristoranti e alberghi.
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