Fino a 154,94 euro in più su queste pensioni INPS

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Molti pensionati attendono con ansia trepidante il mese di dicembre che, oltre alle tredicesima, porterà con sé anche il cosiddetto importo aggiuntivo. Si tratta di un bonus che l’INPS distribuisce ai titolari di alcune specifiche pensioni. Nelle seguenti righe gli Esperti di ProiezionidiBorsa vi spiegano come funziona e in quali casi è possibile ottenere il cosiddetto importo aggiuntivo.

Come funziona l’importo aggiuntivo

Fino a 154,94 euro in più su queste pensioni INPS a fine anno. Secondo quanto stabilisce l’art. 70 della Legge n. 388 del 23 dicembre 2000, i titolari di pensione INPS possono ricevere l’importo aggiuntivo in taluni casi. Questo bonus è riservato esclusivamente a coloro che non superano il trattamento minimo e che versano in particolari condizioni di reddito. Come specifica l’Istituto di Previdenza, infatti, l’importo aggiuntivo si riserva ai titolari di pensioni INPS ad esclusione dei trattamenti assistenziali. Ciò significa che tutti i contribuenti che ricevono una pensione di invalidità, l’assegno sociale o altri trattamenti su base assistenziale, non rientrano nella categoria dei beneficiari. A questi casi di esclusione, si aggiungono anche quelli che riguardano: le pensioni dei dirigenti di azienda, dei dipendenti di enti creditizi e di tutti quei trattamenti che non rientrano nella sfera delle pensioni.

Fino a 154,94 euro in più su queste pensioni INPS a fine anno: criteri e requisiti

I titolari di pensioni non superiori al minimo, potranno ricevere questo bonus nel cedolino di dicembre che si calcola in base ad alcuni requisiti. In tal caso è possibile ottenere fino a 154,94 euro in più su queste pensioni INPS a fine anno. Per l’anno 2020, se l’importo della pensione non supera i 6.695,91 euro, allora si ha diritto alla quota massima di 154,94 euro. L’importo scende in base agli scaglioni successivi. Nello specifico, coloro che percepiscono un assegno minimo tra i 6.695,91 e i 6.850,85 euro, allora riceveranno un bonus pari alla differenza tra il tetto massimo dello scaglione e l’importo della pensione. Facciamo un esempio per capire meglio. Il sig. Mario percepisce una pensione complessiva pari a 6.721,75 euro. In questo caso, la sottrazione avviene in questa maniera:

6.850,85 (tetto massimo) – 6.721,75 (pensione sig. Mario) = 129,10 euro (quota di importo aggiuntivo)

In questo caso vediamo che l’importo aggiuntivo si riduce e si assegna se le condizioni di reddito dell’interessato e del coniuge rispettano i requisiti.

Se, invece, l’importo complessivo delle pensioni 2020 supera i 6.850,85 euro, allora l’INPS non assegna alcuna quota.

Per quanto concerne i limiti di reddito, la soglia si fissa a 10.043,87 euro per l’anno 2020. Nel caso in cui il pensionato risulti coniugato, allora il limite di reddito raggiunge l’importo massimo di 20.087,73 euro nell’anno 2020. resta fermo, anche in quest’ultimo caso, il limite di reddito personale. Ecco come ottenere fino a 154,94 euro in più su queste pensioni INPS a fine anno.

Nella generalità die casi, si ricorda che è l’INPS stesso a riconoscere d’ufficio il diritto al contribuente senza che questi inoltri alcuna richiesta.

Approfondimento

L’INPS toglierà la quattordicesima a queste pensioni nei prossimi 2 anni

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