Nei mesi estivi passiamo molto più tempo all’aria aperta. E molto spesso diventiamo il “pasto” preferito delle zanzare. Su queste pagine abbiamo parlato spesso di come difendersi dalle punture di questi fastidiosi insetti. Oggi approfondiremo un altro aspetto: il motivo per cui le zanzare sembrano preferire alcune persone invece che altre. E se rientriamo nella categoria dei “bersagli” non facciamocene una colpa. Potrebbe essere semplicemente questione di genetica. Lo sappiamo perché è stato finalmente svelato il motivo per cui le zanzare hanno scelto noi per sfogarsi.
Il fattore genetico e l’odore del corpo
Una famosa ricerca condotta dall’entomologo Jerry Butler afferma che uno dei motivi per cui le zanzare colpiscono solo alcune persone risiede nel corredo genetico. Secondo lo studio circa una persona ogni dieci ha una composizione del DNA che attira questi insetti. I nostri geni regolano il metabolismo e se siamo tra gli sfortunati che sudano di più saremo inevitabilmente bersagli migliori.
Le zanzare sono anche attirate da alcuni tipi di piante e fiori estivi. Se usiamo spesso un profumo che ne ricorda l’odore rischiamo di trascorrere le serate a lottare con il prurito. Molto meglio usare un deodorante neutro o un comune repellente. Non altereremo il Ph della pelle e saremo meno “appetitosi”.
Finalmente svelato il motivo per cui le zanzare hanno scelto noi per sfogarsi: i movimenti e le abitudini quotidiane
Sembra incredibile ma se gesticoliamo quando parliamo oppure ci muoviamo spesso potremmo attirare le zanzare. Questi insetti hanno ottimi recettori e sono in grado di riconoscere i movimenti nell’ambiente. Gesticolare molto non farà che invitarle a pungerci.
Se vogliamo evitare le punture dobbiamo modificare alcune delle nostre abitudini quotidiane. Le zanzare amano nutrirsi nei momenti della giornata in cui l’umidità è maggiore. Evitiamo di uscire la mattina presto o quando cala il sole e forse riusciremo a salvarci.
Per lo stesso motivo dovremmo evitare di annaffiare i nostri fiori estivi all’alba o al tramonto. Oltre all’umidità presente nell’aria aggiungeremo anche quella originata dall’annaffiatura. Molto meglio nutrire le piante a metà mattinata o all’ora di cena.