Una pianta di basilico è utilissima da tenere in cucina. Inoltre, ci rallegra col suo colore positivo e il suo profumo balsamico. La cucina è il posto ideale per tenerla: il basilico cresce bene a 18-24 gradi. Abbiamo già spiegato come mettere a dimora i semi o i germogli nei fondi di caffè le piantine che troviamo al supermercato. Vediamo ora, con l’aiuto degli Esperti di Giardino di ProiezionidiBorsa, come farle crescere rigogliosamente.
Preparare i germogli al trapianto
Ogni piantina di basilico pronta a crescere, dopo lo stadio di germoglio, deve avere il suo spazio all’interno del vaso che abbiamo scelto di destinare allo sviluppo di questa pianta aromatica.
Se i germogli sono stati acquistati al supermercato in un vasetto di plastica nera, è indispensabile trapiantarli. Stringere tra le dita il vasetto e capovolgerlo delicatamente finché tutto il “pane radicale”, vale a dire l’insieme delle piantine con le radici e la terra intorno, esca dal vaso. Non bisogna compromettere la salute delle singole piantine. Bisogna separarle le une dalle altre.
Cominciamo spezzando a metà l’interno blocco radici e poi dividendolo in tre pezzi, con non più di 4-5 piantine per blocco. Meglio sarebbe riuscire a creare delle microzolle di una o due piantine.
Le radici non devono essere estratte dalla terra, devono subire il minor trauma possibile. A questo punto, potremo travasarle in un vaso grande. Meglio sceglierlo senza eccedere, non oltre i 40 cm di diametro e 30 cm di altezza. E dotarlo ovviamente di sottovaso. Ma prima c’è da fare altro.
Finalmente svelato il metodo sicuro per coltivare il basilico in cucina
Il basilico non è una pianta facile da coltivare bene. Perché richiede molta acqua ma, al tempo stesso, non ama i ristagni. Dunque, bisogna acquistare un po’ di torba e pallini di argilla espansa e mescolarli nella proporzione 70% e 30%. In questo modo si crea spazio per il movimento delle radici e per areare il terreno.
Una volta pronto il mix di torba e argilla, lo versiamo sul fondo del vaso di coltivazione. Aggiungere il terriccio, praticare un foro con diametro pari a circa 5 centimetri per ogni piantina che intendiamo travasare e mantenere la distanza di 15 cm tra l’una e l’altra.
Si inizia con la parte centrale e poi si prosegue a croce. Una volta rincalzata la piantina perché resti eretta, annaffiamo con un vaporizzatore, in modo che non si formi il letale ristagno d’acqua. È molto importante rincalzare bene la terra intorno, perché altrimenti le piantine muoiono. Ecco, dunque, finalmente svelato il metodo sicuro per coltivare il basilico in cucina.
Annaffiare poco, spesso e nel modo giusto
L’annaffiatura deve essere calibrata bene. Il pane radicale deve essere umido ma non inzuppato. Dunque, quando innaffiamo, se si crea del ristagno nel sottovaso, nel giro di un’ora va tolto.
Se non sappiamo regolarci bene, mettiamo un paio di guanti di lattice e infiliamo un dito nel terreno. Se il pane radicale non è umido, vuol dire che è ora di innaffiare.
Del basilico si annaffia il terreno, con un bicchiere a beccuccio o un annaffiatoio. Solo in estate, quando fa molto caldo, si può vaporizzare un po’ d’acqua sulle foglie con uno spruzzatore.
Se l’acqua resta sulle foglie non va bene, stiamo esponendo le nostre piantine alle muffe. Il vaso deve stare in mezza ombra, oppure sul davanzale solo se non prende il sole nelle ore centrali della giornata.