I primi due Decreti Ristori sono stati importanti per tamponare le deficienze finanziarie di coloro che hanno fermato l’attività. La difficoltà principale è stata quella di dover onorare gli impegni assunti prima del fermo “Regione rossa”. Finalmente questo codice ATECO riceverà il 200% degli aiuti dall’Agenzia delle Entrate.
In effetti, per tutte le partite IVA con codice ATECO, inserite nel Decreto, il danno è stato mitigato. C’è stata, però, una categoria di aziende al dettaglio, che pur non potendo aprire ex lege (DPCM), non è stata contemplata nei Ristori. È il caso dei negozi al dettaglio di calzature recanti codice ATECO 47.72.10. Anche Noi di ProiezionidiBorsa avevamo segnalato la discrasia nell’ascoltare i pareri dei commercianti dimenticati.
La denuncia delle Associazioni di categoria ha provocato un acceso dibattito
All’annuncio delle attività che avrebbero dovuto chiudere, si è scatenata la prima polemica. In particolare, il Governo ha differenziato, in base a criteri scientifici (non spiegati), la vendita al dettaglio di calzature per adulti e quelle per bambini.
L’Associazione Commercianti ha evidenziato la mancanza di coerenza nelle scelte di chiusura, in quanto non si riscontra la potenzialità di contagio nei negozi. Quantomeno, non maggiore di quella dei trasporti o dei siti produttivi. L’emblema della “svista” governativa si è palesata quando, nonostante obbligati a chiudere, i negozi di vendita scarpe per adulti sono stati esclusi dagli aiuti. Doppia discriminazione dicono Ascom e Federmoda. “Se il Governo è stato capace di fare una differenziazione per le chiusure, non si capisce perché non lo abbiano fatto per gli aiuti”.
Il Decreto Ristori ter accoglie e raddoppia
Il Governo ha accolto la giusta segnalazione. E inserisce l’attività in questione tra quelle ammesse ai nuovi aiuti nelle “zone rosse”. Finalmente, questo codice ATECO riceverà il 200% degli aiuti dall’Agenzia delle Entrate. In automatico verranno bonificati direttamente dall’Ente.
La valutazione, infine, è quella di verificare se l’entità del “bonifico” sarà sufficiente per superare il momento di deficit finanziario. In effetti, il settore della moda in generale, deve fare i conti con il mancato incasso della stagione autunno/inverno. Quella a più alto volume di vendite.
Approfondimento
Come fare per avere presto la riabilitazione ad emettere assegni dopo un protesto