Fiducia sui mercati e il Ftse Mib supera i 22mila punti. Quali strategie consigliano gli esperti

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Segno più sugli indici internazionali, a conferma di un ottimismo a volte anche forte. Torna, dunque, la fiducia sui mercati e il Ftse Mib supera i 22mila punti. Quali strategie consigliano gli esperti? Procediamo con ordine. Prima di tutto nel capire le ragioni che portano ad un andamento come quello che si sta vedendo in apertura del mese di febbraio, un mese che ha registrato, come detto, quotazioni in ripresa.

Le trimestrali USA

In realtà è un po’ tutto il Vecchio Continente che continua un rally intravisto già nella giornata di ieri. Forte di un ritrovato entusiasmo per il caso GameStop, sfociato poi nell’interesse per l’argento, il mercato adesso corre. A dare una mano anche le attese per le trimestrali USA che nelle prossime ore coinvolgerà alcuni mostri sacri del web. Primi fra tutti Google e Amazon. Da sottolineare che anche in Italia la stagione delle trimestrali ormai si è aperta ufficialmente.

Quali strategie consigliano gli esperti?

Intanto, come detto, torna la fiducia sui mercati e il Ftse Mib supera i 22mila punti, anche se, successivamente, scende al di sotto di questo importante livello. Infatti il +0,7% registrato alle 14 permette all’indice italiano di toccare solo quota 21.978. Da segnalare tra i titoli anche Saipem e Tenaris, entrambe oltre il 2% anche grazie all’andamento del petrolio. Infatti il greggio vede un +2,4% sia sul Brent che sul Wti. Ad ogni modo ci sono dei rating interessanti da evidenziare sul mercato tricolore. Il primo è il buy di Goldman Sachs su Stellantis, la nuova protagonista della Galassia Agnelli. Inoltre sono da citare anche i giudizi di Equita, sempre buy, su Anima Holding (target a 4,90 euro), Aquafil (5 euro), Buzzi Unicem (26,10 euro), Nexi (18 euro), Recordati (54 euro) e Telecom Italia (MIL:TIT) (0,47 euro).

Gli eventi più importanti nel calendario

Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra gli appuntamenti del calendario macro sono da citare i risultati del PIL italiano (a/a) a -6,6% contro le attese di un -6,7%.