FED in arrivo: attese e calendario macroeconomico per la settimana

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Passato il meeting della BCE con il suo deludentissimo contenuto ora entriamo nella settimana che porterà all’attesissimo meeting della FED.

La Banca Centrale americana ha in dote ancora 2.25% di tagli dei tassi potenziali.

E’ evidente dunque come Powell e soci non abbiano la necessità di ingegnarsi come avrebbe dovuto fare la BCE per intervenire concretamente  nell’economia reale.

Anche perché, per la verità, probabilmente l’economia USA sta così bene che nemmeno avrebbe bisogno di sostegni monetari, almeno per il momento.

Tutto il contrario dell’Unione europea dove, soprattutto a livello industriale, si va di male in peggio e come risposta la Banca Centrale reitera manovre rivelatesi perdenti.

Ma vediamo come di consueto cosa tra i dati macroeconomici in arrivo potrà influenzare i mercati.

Mercati che in ogni caso gradiscono comunque e sempre le manovre espansive monetarie compresa quella seppur retriva  della BCE.

Un lunedì cinese, martedì tedesco

L’avvio di settimana vedrà i fari puntati sulla produzione cinese.

I riverberi della guerra sui dazi dovrebbero ancora farsi sentire anche se le attese sono comunque posizionate in linea col dato precedente.

Una buona conferma che la Cina sta sopravvivendo al meglio a questa infinita battaglia doganale sarebbe linfa preziosa per le Borse e probabilmente non solo per quelle locali.

Curioseremo anche tra i dati sui prezzi in Italia. Dato peraltro non assolutamente in grado di condizionare alcunché.

La seconda giornata della settimana vedrà al centro dell’attenzione lo ZEW tedesco. Mai come in questo periodo potenziale spauracchio di una recessione germanica da molti inattesa e ormai dietro l’angolo.

Il fatto che le attese siano già negative potrà comunque calmierare gli effetti sulle Borse in caso appunto di prosecuzione del trend negativo dello ZEW.

18 settembre: la FED al bivio

Mercoledì 18 Powell dovrà uscire dall’angolo e il FOMC da lui guidato dovrà comunicare oltre che la decisione immediata che è il quasi scontato nuovo taglio dello 0,25 % anche le intenzioni per il prossimo futuro.

E sarà proprio l’impostazione a venire della FED a determinare l’umore di mercati assetati di liquidità a prezzi sempre inferiori.

A prescindere dalle controindicazioni in salsa giapponese che manovre troppo avventate e premature potrebbero produrre sull’economia americana.

Senza contare che se da una parte si corre il rischio di fare la fine del Giappone e della sua deflazione dall’atra negli USA sta avanzando anche l’ipotesi contraria.

Ovvero quella di una ripresa inflazionistica che obbligherebbe la FED a una repentina retromarcia sui tassi.

Insomma Powell dovrà essere abilissimo nel contemperare le mosse più adeguate dal punto di vista di un ciclo economico ancora forte e le aspettative delle borse e delle grandi istituzioni finanziarie che vi albergano.

La tenerezza della BOJ.  Pomeriggio intenso negli USA

Il giorno successivo sarà la BOJ a decidere e comunicare…ma in realtà la banca centrale giapponese da anni a tasso zero fa tenerezza nel suo operare in condizioni di totale privazione di spazi di manovra incisivi.

Una sorta di equazione ad incastro che comunque tutto sommato ha mantenuto a galla il Giappone che anzi ora pare forse pronto a una fase di significativo risveglio economico e a cascata delle proprie Borse.

Nel pomeriggio di giovedì, oltre al consueto appuntamento coi dati occupazionali negli USA , sarà la volta del Philly FED a chiarire ulteriormente  se quanto fatto dalla FED stessa ha un senso o è solo frutto di spinte esterne (leggasi Casa Bianca).

Venerdì dal punto di vista dei dati macroeconomici scivolerà via liscio, il trend che le Borse avranno già impostato avrà a disposizione uno sciolo libero da potenziali ostacoli per chiudere la settimana senza paturnie.

Proiezioni settimanali  per i mercati internazionali più importanti*

*a cura di Gerardo Marciano

 
strumento tendenza area di massimo attesa area di minimo attesa punto di inversione ribassista
Future Ftse Mib Rialzo  22.655/22.430 22.120/21.985 21.770
Future Eurostoxx Rialzo  3.624/3.599 3.538/3.515 3.471
Future Dax Rialzo  12.711/12.615 12.419/12.327 12.174
S&P 500 Rialzo  3.057/3.036  3.006/2.986  2.951

Scenario atteso per la settimana  del 16 settembre

I minimi attesi dovrebbero essere segnati entro martedì, mentre i massimi  nella giornata di venerdì.

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