FCA (MIL:FCA) ha chiuso la seduta del 21 dicembre 13,124€ in ribasso del 3,24% rispetto alla seduta precedente, avvicinandosi pericolosamente ai minimi annuali. Il titolo, infatti, ha segnato il massimo annuale a 20,20€ il 23 gennaio ed il minimo a 13,024€ il 19 ottobre.
Senza alcun motivo apparente il titolo ha perso oltre il 3% continuando a muoversi entro un’ampia fascia laterale che va dai 13€ ai 15,5€. Questo movimento è iniziato a fine luglio dopo che il titolo aveva più volte, nella prima parte dell’anno, provato a rompere quota 20€.
Neanche le notizie delle ultime settimane che hanno visto la società molto attiva negli investimenti in Italia hanno dato impulso a FCA. Solo la notizia della eco-tassa ha raffreddato un po’ gli animi (FCA ha già segnato i minimi annuali?). La situazione, quindi, è molto incertezza e ce ne occuperemo nel seguito.
Quello che vogliamo sottolineare è che nonostante l’incertezza, il titolo rimane ben valutato dagli analisti. Come si vede dal grafico seguente, il consenso medio sul titolo è outperform con un prezzo obiettivo medio pari a 17,2€. L’unico aspetto negativo è che nel corso degli ultimi mesi la stima del prezzo obiettivo medio è andata diminuendo passando da area 21€ ai 17€ attuali. Nonostante ciò il titolo rimane sottovalutato rispetto alle stime.

A sinistra andamento del valore medio del prezzo obiettivo di FCA secondo il giudizio degli analisti. A destra è riportato il numero di analisti che hanno dato un certo tipo di giudizio e la stima, con anche i valori massimo e minimo, del prezzo obiettivo.
Analisi tecnica e previsioni sul titolo FCA
Delle previsioni di lungo periodo sul titolo abbiamo già parlato qualche settimana fa, FCA: decisivo il mese di gennaio 2019, quando scrivevamo
Sul mensile la tendenza in corso è ribassista e la proiezione ha raggiunto il suo I° obiettivo di prezzo in area 14,3148€. Questo risultato ha, di fatto, congelato le quotazioni. Da luglio, infatti, le chiusure mensili del titolo sono in prossimità di area 14,3148€, senza mai, però, allontanarsene troppo. Da questo punto di vista per FCA la chiusura di dicembre e quella di gennaio saranno decisive. Qualora il mese si dovesse chiudere sui livelli attuali e la rottura confermata poi a gennaio, allora ci sarebbe lo spazio per discese fino in area 8,5€.
I rialzisti, invece, prenderebbero il sopravvento con chiusure mensili superiori a 16,56€.
Allo stato attuale la chiusura di dicembre si candida a essere molto negativa. Nulla, però, sarebbe perduto qualora gennaio dovesse far risollevare le quotazioni del titolo. In quest’ottica andiamo a vedere cosa ci attende nel breve.
Sul time frame giornaliero la proiezione in corso è ribassista ed è lanciata verso il I° obiettivo di prezzo in area 12,09€. L’eventuale rottura di questo livello aprirebbe le porte a una discesa di FCA almeno fino al II° obiettivo di prezzo in area 9,9€.
Al momento una ripresa del rialzo passa per una chiusura giornaliera superiore ad area 13,4€.

FCA: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.