Farina, pangrattato, acqua e sugo di pomodoro per un primo piatto dal sapore antico con un legume ricco di fibre, potassio e ferro

gnocchi

La grande tradizione della cucina italiana, si sa, è unica al Mondo. In ogni parte del nostro territorio si possono gustare prelibatezze che appartengono a una storia che, talvolta, si perde davvero nella notte dei tempi. In ogni città o paese resistono luoghi in cui poter assaggiare i cibi che appartengono alla tradizione. Questi resistono, con grande coraggio, alle nuove tendenze. Dal fast food al sushi, passando per cucina bio e gourmet.

Un primo piatto tipico della tradizione piacentina, storicamente ritenuta terra di passaggio tra la Lombardia e l’Emilia Romagna, è ciò di cui vogliamo parlare oggi. Si può mangiare nelle piccole trattorie di borghi suggestivi come Bobbio o Castell’Arquato, oppure nella città di Piacenza. In tutti i casi, se preparato secondo la ricetta originaria, questo abbinamento soddisferà anche le papille gustative più esigenti. Stiamo parlando di pisarei e fasò. Degli gnocchetti preparati in maniera semplice, arricchiti da un sugo di pomodori e fagioli. Quanto questi siano benevoli per il nostro organismo è risaputo. Grazie alla presenza di tantissime fibre, oltre che di potassio, ferro e fosforo.

Vediamone subito gli ingredienti:

  • 300 grammi di pane raffermo;
  • 100 grammi di farina bianca;
  • 40 grammi di burro;
  • 500 grammi di fagioli borlotti secchi;
  • 50 grammi di salsa di pomodoro;
  • 3 spicchi d’aglio;
  • pestata di lardo o 70 grammi di lardo;
  • olio extravergine d’oliva;
  • una cipolla;
  • acqua;
  • 20 grammi di Pearmigiano grattugiato.

Farina, pangrattato, acqua e sugo di pomodoro per un primo piatto dal sapore antico con un legume ricco di fibre, potassio e ferro

Iniziamo la preparazione andando a grattugiare il pane raffermo. Possiamo sfruttare del pane magari avanzato o acquistarlo direttamente dal panettiere. Questo dovrà essere amalgamato alla farina sfruttando l’acqua bollente, che fungerà da collante per creare un morbido impasto. Facciamo riposare il tutto in luogo fresco per un’ora. Quindi, trascorso questo periodo, andremo a utilizzare le mani per creare delle lunghe bisce, simili a quelle classiche che prevede l’impasto degli gnocchi di patate. Il nome pisarei sembrerebbe proprio derivare dal dialetto piacentino, in particolare dalla parola bissarei, che significa proprio biscia. Poi andremo a staccare dei piccoli pezzi di pasta, schiacciandoli con il pollice per creare gli gnocchetti.

Successivamente passiamo al condimento. I fagioli, fasò in piacentino, devono essere lasciati a mollo nell’acqua per tutta la notte. Di conseguenza, la preparazione di questo piatto deve iniziare la sera precedente. Poi si faranno lessare in acqua bollente con due cucchiai di olio extravergine e una cipolla. Intanto che i fagioli cuociono, ci dedichiamo al soffritto. In una padella mettiamo i tre spicchi d’aglio e il burro, insieme alla pestata di lardo, altro preparato tipico del luogo. In mancanza, si può supplire con alcune fettine del pregiato salume.

Il tocco finale

Rosoliamo bene, per poi versare i fagioli e la salsa di pomodoro. Spolveriamo con sale e pepe e lasciamo cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti. Intanto, prepariamo i pisarei, buttandoli nell’acqua bollente. Dopo pochi minuti saliranno in superficie. Sarà questo il momento per scolarli. Quindi li possiamo far saltare nel sugo per un paio di minuti, amalgamando bene il tutto insieme al Parmigiano grattugiato. A questo punto saranno pronti per essere gustati. Farina, pangrattato, acqua e sugo di pomodoro oltre a fagioli e lardo, di questo sono fatti i pisarei e fasò. Un piatto tipico della tradizione piacentina da gustare sul posto, ma facile da preparare anche a casa nostra.

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