Fare la spesa al supermercato per questi aventi diritto è più agevole grazie ai buoni spesa

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La ripresa della normalità non si sta rivelando facile per tutti i cittadini. Da un lato abbiamo i prezzi che salgono alle stelle, come ad esempio la benzina o le utenze luce e gas. Dall’altro gli stipendi restano sempre fermi (ma abbiamo visto come gestirli senza errori), o peggio ancora c’è chi ha perso il lavoro.

Fare la spesa al supermercato per questi aventi diritto è più agevole grazie ai buoni spesa

Per dare un aiuto e un sostegno concreto ai propri cittadini, alcune Amministrazioni comunali stanno erogando dei buoni spesa. Abbiamo già visto come funzionano in generale e quali requisiti rispettare per poterli richiedere.

Adesso illustriamo le iniziative dei Comuni di Torino, Bologna, Siena e Lecce a beneficio dei rispettivi residenti. Pertanto, fare la spesa al supermercato per questi aventi diritto è più agevole grazie ai buoni spesa.

I buoni spesa a Torino

Questi sostegni sono accessibili ai residenti in possesso di attestazione ISEE con valore inferiore o uguale a 15mila euro.

Gli importi dei buoni sono erogati in tre tranche mensili e vengono calcolati in base al numero dei componenti del nucleo familiare anagrafico. Con 1-2 componenti il buono è fino a un massimo di 120 euro. Raddoppia fino a 240 euro con 3-4 persone, per arrivare fino a un massimo di 360 euro con 5 o più componenti.

La piattaforma per inoltrare la domanda è attiva dal 29 settembre fino al prossimo 26 ottobre 2021.

Il Comune di Bologna

A settembre sono stati riaperti i termini per richiedere i buoni spesa per i residenti del Comune di Bologna, disponibili fino a esaurimento risorse.

Questi voucher sono concessi a chi ha avuto un peggioramento delle proprie condizioni economiche causa Covid 19. In particolare, non può chiederli chi ha depositi bancari o postali superiori ai 10mila euro.

I voucher sono del valore di 25 euro e il valore complessivo di ogni assegnazione cresce all’aumentare dei componenti del nucleo familiare. Sono previsti 150 euro per 1 solo componente, 250 euro per due, 350 euro per tre e 400 euro per 4 persone. Infine 500 euro per 5 componenti e 600 euro per nuclei di 6 o più persone.

Uno sguardo all’iniziativa del Comune di Siena

A partire dal 27 settembre, e fino esaurimento fondi, potranno chiedere i buoni spesa anche alcuni residenti del Comune di Siena. I richiedenti devono avere un ISEE non superiore a 18.000 euro, oppure versare in condizioni di disagio certificato (con apposito attestato) dai Servizi Sociali.

I voucher saranno distribuiti fino a esaurimento risorse e vanno da un minimo di 400 euro fino a un massimo di 600 euro di contributo. Sull’importo effettivo incide la composizione del nucleo familiare e la fascia ISEE di appartenenza.

Il Comune di Lecce

Da ieri 7 ottobre, e fino alla fine del mese, potranno richiedere i buoni spesa digitali alcuni nuclei familiari del Comune di Lecce.

I richiedenti devono aver percepito, nell’ultimo trimestre, un reddito complessivo non superiore a 3mila euro. Inoltre devono disporre di un c/c postale o bancario o un libretto di risparmio con saldo complessivo a 5.000 euro, per tutti i componenti del nucleo anagrafico.

Nel capoluogo salentino, le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento dei fondi. L’importo del buono dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare:

  • 100 euro per i nuclei di 1 solo componente;
  • 150 euro per i nuclei di 2 componenti;
  • 200 euro per i nuclei di 3 componenti;
  • 250 euro per i nuclei di 4 componenti;
  • 300 euro per i nuclei di 5 o più componenti.

Per tutti gli eventuali dubbi e/o casistiche particolari, invitiamo il Lettore interessato a contattare i recapiti telefonici riportati nei rispettivi bandi.

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