a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
La quotazione dell’oro nero è arrivata a toccare i 52$ al barile settimana scorsa, poiché le scorte americane si erano ridotte oltre le previsioni. da quel momento in poi, è stato oggetto di continui falsi segnali. e di movimenti altalenanti.
Venerdì vari rappresentanti russi hanno rilasciato dichiarazioni discordanti tra loro. Qual è stata la conseguenza? Nella mattinata è risalito, per poi riscendere nel pomeriggio.
Ieri l’Iran ha dichiarato di non poter garantire la riduzione della produzione secondo l’accordo Opec. Ovvio che di riflesso il petrolio è risceso mantenendo appena la quota 50$ al barile.
Oggi invece risale in attesa di ricevere dettagli per quanto riguarda l’accordo Opec.
Domani si attende la pubblicazione delle scorte americane, dove peraltro si aspetta un aumento.
Il mercato ritorna ad essere scettico su un’implementazione dell’accordo Opec. A ciò si aggiunge il timore che la Russia possa fare retromarcia e non partecipare all’incontro di giorno 30 novembre.