Facciamo posto all’elegantissima pianta d’appartamento sulla quale si può anche scrivere 

papiro

Se cerchiamo una pianta da casa o da terrazzo d’una bellezza architettonica e che ama molto l’acqua, questa è quella giusta. Con una storia millenaria alle spalle facciamo posto all’elegantissima pianta d’appartamento sulla quale si può anche scrivere.

Una pianta che ha fatto la storia

Tenere in casa la pianta del papiro è come far entrare nella nostra vita la pianta della cultura. Dal papiro anticamente si ricavava una sorta di supporto di scrittura. Era la carta dell’antichità e su cui 2000 e più anni fa si scriveva di poesie, commedie, storie e vite. Grazie al papiro è arrivata a noi la cultura dell’antichità, la storia dello scoppio del Vesuvio, la storia dei popoli antichi, le gesta di Gesù e la filosofia dell’antica Grecia.

La pianta che ha reso possibile questo può anche abbellire il nostro appartamento. Ha un portamento che si presta a comporre delle forme scultoree molto belle e con una caratteristica particolare.

Le foglie come radici

Procuriamoci in un vivaio una pianta di papiro, ma si sappia che il papiro ama molto l’acqua. Il suo terriccio ne deve essere sempre ben imbevuto e se ha un buon sottovaso, che ne sia pieno.

Se vogliamo moltiplicare il papiro bisogna utilizzare un trucco particolare. Si taglia il suo stelo a una decina di centimetri dalle foglie, che siano da poco formate. Poi ne si dimezza la lunghezza e si pone a testa in giù nel vaso, cioè con le foglie nel terriccio e lo stelo che esce da fuori.

Facciamo posto all’elegantissima pianta d’appartamento sulla quale si può anche scrivere

Per una pianta che ama l’acqua è meglio non utilizzare i vasi in coccio, che la fanno evaporare. Si potranno scegliere quelli in plastica, riempendoli in parti uguali di terriccio e torba, e con un sottovaso alto. Per le piante in genere si pensa a creare al fondo uno strato drenante di ciottoli o argilla espansa. Non è il caso per il papiro, in cui è meglio conservare il terriccio bagnato.

Il papiro non ama il sole diretto, ma va bene in terrazzo a mezz’ombra d’estate, e in inverno teme le temperature sottozero.

Attenzione al gatto che va ghiotto delle sue foglie, se vogliamo evitare di avere una pianta troppo stilizzata dai suoi morsi.

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