Per restare il più possibile al riparo da patologie e problemi di salute di varia natura, è importante, tra le altre cose, essere sicuri di assumere tutte le sostanze nutritive utili all’organismo.
La cosa fondamentale è sempre rivolgersi ai medici e fare gli esami giusti per monitorare la nostra situazione. Poi, eventualmente, sarà il medico che ci indicherà che cosa variare nel nostro stile di vita e nella nostra alimentazione.
In questo articolo parleremo in particolare una vitamina e la sua carenza, con le sue cause e i suoi effetti. Insomma, facciamo attenzione alla carenza di questa importante vitamina in bambini ed adulti e combattiamola così.
L’Istituto Superiore di Sanità
Oggi cerchiamo di capire gli effetti della carenza di vitamina K sia per gli adulti che per i neonati e lo faremo affidandoci alle informazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.
Secondo l’ISS, la vitamina K è una vitamina liposolubile, ovvero che si scioglie al contatto con i grassi. Questa vitamina interviene nella coagulazione del sangue ed è fondamentale per il corretto svolgimento di questo processo.
La sua carenza potrebbe quindi portare effetti seri nei ragazzi e negli adulti, come emorragie cerebrali. In casi meno gravi potrebbe comunque portare a sanguinamenti dal naso o delle gengive.
Anche i neonati sono soggetti a questa carenza, che secondo l’ISS sarebbe soprattutto causata da uno scarso trasferimento di vitamina K durante la gravidanza o nel latte materno. I neonati con questa carenza potrebbero soffrire di emorragie nella prima settimana di vita.
Facciamo attenzione alla carenza di questa importante vitamina in bambini ed adulti e combattiamola così
Per cercare di evitare la carenza di vitamina K, l’ISS consiglia di assumere almeno due etti di verdura ogni giorno. Inoltre, sarebbe anche bene consumare yogurt o formaggi su base quotidiana.
Tra i cibi che forniscono la maggior quantità di questa vitamina troviamo gli spinaci, i cavoli e la lattuga. Si tratta, fortunatamente, di cibi facilmente reperibili e molto utilizzati in cucina.
L’ISS prova, poi, indica le quantità adeguate di vitamina K da assumere quotidianamente. Per i neonati, parla di 10 microgrammi al giorno. Per i bambini tra i 7 e i 10 anni consiglia invece 90 microgrammi al giorno. A partire dal 15 anni in su, l’ISS indica di assumerne almeno 140 microgrammi per tutta la vita, eccetto nella fascia 60-74 anni, dove aumenta a 170 microgrammi.
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