Possiamo pensare a questo frutto portentoso di cui parleremo come al burro “del bosco”, di forma simile a una pera. È un alimento vegan friendly per le sue innumerevoli proprietà. La stagione di raccolta va dalla primavera all’estate. Il suo clima ideale è quello tropicale ma essendosi inserito amabilmente nella nostra dieta anche l’Italia ha iniziato a coltivare le sue piante in Sardegna, Calabria e Sicilia. L’avocado privato della sua buccia più o meno spessa ha una consistenza burrosa che lo fa amare anche in pasticceria e un seme di abbastanza grande da cui viene estratto l’olio.
Fa bene e rende felice il palato questa combinazione vegana duetto di leggerezza
L’altro frutto a cui si abbina perfettamente è protagonista in tavola tutto l’anno. La mela esiste in molteplici e squisite varietà che si presentano diverse per il loro sapore e il loro uso in cucina e in cosmetica. La verde Granny Smith è di colore intenso e brillante, succosa e croccante, dal sapore dolce e asprigno. La gialla Golden Delicious è più o meno rugginosa, aromatica, dolce e croccante e zuccherina. La gialla Renetta è spesso di grandi dimensioni, tenera, zuccherina e farinosa.
Ingredienti per 4 persone
- 2 mele acidule come Granny o Renette
- 2 avocado maturi
- 1 scalogno
- alcune foglioline di menta fresca
- succo e scorza di 1 limone meglio se bio
- 1 cucchiaio di noci tritate finemente
- Sale e pepe a piacere
- qualche stelo di erba cipollina
- 250 gr di yogurt al naturale di soia o vaccino
- 1 cucchiaio di panna per cucina di soia o altra a piacere
Procedimento per le tartare di mele e avocado
Per la tartare sbucciamo le mele e gli avocado, togliamo i torsoli e i semi. Laviamo i nostri ingredienti della terra. Tagliamo a dadini le mele, gli avocado e lo scalogno. Laviamo e tagliamo a striscioline le foglie di menta. Misceliamo i cubetti con il succo e la scorza grattugiata del limone, le noci tritate, la menta, sale e pepe a piacere.
Per la crema tagliamo l’erba cipollina a rondelline. Mescoliamola allo yogurt, poche gocce di succo di limone, la panna, sale e pepe fino alla consistenza cremosa.
Ora prendiamo delle ciotoline e distribuiamo a strati la crema e la tartare. Gustiamo la nostra prelibatezza che fa bene e rende felice il palato accompagnandola a piacere con fettine di pane abbrustolito, listarelle di verdure crude come carote e finocchi, chips oppure semplicemente al cucchiaio.
Il gusto della nostra tartare sarà diverso per la scelta a nostro piacere di yogurt e panna da cucina ma sicuramente buono per noi e questo è importante.
La parola tartare deriva dal popolo guerriero dei tartari che consumavano la carne cruda. I cavalieri per sostenersi nei lunghi viaggi sistemavano la carne tra il dorso e la sella del cavallo. Da qui la sua decantata consistenza finemente sminuzzata. Tutt’altro che gourmet allora e pietanza d’eccellenza mondiale oggi.