Europa imballata

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La premessa a questa nuova rubrica è che, da tempo ormai, la correlazione tra dati macro, in particolare nazionali, ed andamento dei mercati, è sempre più sfuocata, irregolare  ed incostante. I dati talvolta indirizzano, talvolta vengono bellamente ignorati. E’ comunque importante avere un quadro d’insieme aggiornato perché è dall’insieme che si riesce poi a ricavare una view che, in  qualche modo, determina i trend e le tendenze. Il tutto partendo dal presupposto che in particolare le borse sono focalizzate principalmente sulla politica monetaria ovvero la possibilità di ottenere denaro a tasso pressoché zero (almeno per i grandi operatori finanziari…).

Oggi registriamo in Germania un dato annuale sulle vendite al dettaglio tedesche esattamente il doppio delle attese, come dire qua la crisi non esiste…
Anche se i dati sulla disoccupazione non sono proprio i migliori con qualche frazionale peggioramento rispetto alle attese. Segno che anche in terra teutonica il benessere non è propriamente diviso in modo equo.

Nel mentre in Spagna il PIL cresce ma sotto le attese, evidentemente l’Europa continua ad essere a due velocità .

In Europa il PIL cresce ma meno delle attese ( e per forza vista la situazione dei paesi mediterranei)  nel contempo l’indice dei prezzi al consumo che segnala l’inflazione, cresce , sia pure marginalmente , sopra le attese sia come dato europeo che come dato italiano. Questo è il risultato, in stile giapponese, di una politica europea che naviga a vista su tutto tranne che sulla politica monetaria sulla quale le idee sono chiarissime. Personalmente ritengo che la lotta alla disoccupazione dovrebbe essere l’obbiettivo primario e comune. L’inflazione in aumento col PIL che cresce meno delle attese non è certo un segnale di benessere.
Ci dice che è importante una correzione di rotta, non tanto e necessariamente sul fronte dei tassi di interesse, quanto sulle direttive che soffocando di tasse e burocrazia le aziende europee compromettono certamente la voglia delle imprese di sviluppare e creare occupazione.

Articolo di Gianluca Braguzzi – CFI Asset Management and Organization WIAM