Europa ed inizio di settimana schioppettante

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Ad Atene ritorna la troika in formazione completa con gli esponenti di Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e a questo giro anche i rappresentanti del ESM (European Stability Mechanism ndr) il cosiddetto fondo salva-stati a cui Tsipras si appellò per il terzo programma di salvataggio.

Riapre nel frattempo anche la borsa di Atene dopo cinque settimana di chiusura imposte dai controlli di capitale che hanno colpito la Grecia dopo la scelta del referendum. L’avvio non è dei migliori visto che il crollo sembra attestarsi in queste prime battute di contrattazioni in Europa a -23%: è chiaro che gli analisti non si aspettavano nulla di diverso, anche se ovviamente sulla valutazione del crollo non c’erano valutazioni certe. Le altre borse del vecchio continente comunque sembrano non avvertire il colpo rimanendo in territorio tutto sommato neutro, indice di una certa fiducia nella tenuta del mercato finanziario comunitario e soprattutto nell’impegno di Mario Draghi nel mantenere la stabilità tra le piazze del Vecchio Continente.



E mentre tutti o quasi mantengono il sangue freddo, dal comparto manifatturiero arrivano dati incoraggianti con i PMI usciti in mattinata da tutte le principali economie della zona euro che fanno registrare performance positive o invariate rispetto alle rilevazioni precedenti con l’indice generale per l’eurozona che batte le stime trascinato da Italia e Germania.

 

Market Movers

Alle 9:55 in Germania il dato PMI Manifatturiero è atteso stabile a 51.5 rispetto alla rilevazione precedente, mentre alle 10:00 il dato relativo all’eurozona è atteso anch’esso stabile a 52.2 rispetto alla lettura scorsa.

Alle 10:30 nel Regno Unito il dato PMI Manifatturiero è atteso in lieve rialzo a 51.6 rispetto al 51.4 scorso.

Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato PCE core è atteso stabile a 0.1% rispetto al mese precedente e alle 16:00 il dato ISM Manifatturiero dovrebbe uscire invariato a 53.5 rispetto alla rilevazione scorsa. Alle 16:50 conferenza stampa del membro del FOMC Powell.

 

EURUSD

Apertura invariata a quota 1.0980 per la moneta unica questa mattina di grande fermento per la riapertura della borsa di Atene che sembra non aver avuto nessun influsso particolare sulle quotazioni del rapporto tra euro e dollaro dopo le montagne russe di venerdì. Infatti dopo i dati incoraggianti sull’inflazione in Europa anticipati anche nell’inflation report di giovedì scorso da parte della BCE, sembra scongiurata il crollo di EURUSD che si appresta oggi a procedere verso area 1.10 anche per effetto dei dati tutto sommato incoraggianti provenienti dal comparto manifatturiero delle principali economie dell’eurozona.

 

GBPUSD

La sterlina inglese non accenna a spostarsi dal suo corridoio di stabilità compreso tra 1.5550 e 1.5650 e si attesta in apertura dei mercati europei nella parte alta a quota 1.5640. L’attesa per i dati sul comparto manifatturiero nel Regno Unito e per i dati americani nel pomeriggio potrebbero creare un po’ di volatilità, ma non dovrebbero spostare in modo marcato le attese per un rialzo del cable anche in previsione del “super giovedì” della Bank of England in cui verranno aggregati riunione di politica monetaria, pubblicazione dei verbali e dichiarazioni di voto, inflation report e una cascata di dati sull’economia di Londra.

 

USDJPY

Lo yen rimane moderatamente debole sui minimi a 124.10 anche in apertura dei mercati europei dopo una sessione asiatica non particolarmente eccitante. Nonostante lo yen abbia cercato di riprendere forza grazie all’andamento negativo dell’azionario del Sol Levante, lo storno verso un timido -0.18% per l’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha spinto le quotazioni di USDJPY nuovamente oltre 124.00.

 

Emanuele Rigo

Ava Trade