L’euro dollaro ha chiuso la scorsa settimana di contrattazione a 1,1077.
Da inizio anno il minimo è stato a 1,0879 ed il massimo a 1,1570.
Durate il mese di dicembre era stato tentato un rimbalzo che al momento si è arenato in area 1,12.
Dopo tre ribassi dei tassi consecutivi la FED ha deciso di non intervenire nel meeting di dicembre anzi ha definito la probabilità che non ci saranno più ritocchi per molto tempo.
Infatti se andiamo a monitorare i Fed Funds la probabilità che i tassi vengano ulteriormente tagliati nel corso del 2020 aumenta leggermente solo da luglio in poi.
Come più volte scritto su queste pagine, Powell si era mosso in modo proattivo per evitare i pericoli della recessione nel 2020 come proiettava la curva dei rendimenti 2/10 anni e il Treasury spread di Saint Louis.
Questo pericolo sembra essere rientrato e il semaforo rimane verde per i mercati azionari e a favore del dollaro.
I tassi in Europa dovrebbero rimanere bassi per tutto il 2020 e in America fermi. L’economia americana continua a tirare mentre quella europea continua a muoversi a velocità ridotta. Al momento non ci sono condizioni macroeconomiche e grafiche per vedere un imminente rafforzamento dell’euro.
Cosa attendere quindi sull’euro dollaro per il 2020?
Tendenza ribassista
area di massimo 1,1051/1,1266
area di minimo 1,0343/1,0569.
Resistenza di breve: 1,12
Punto di inversione di tendenza: chiusura settimanale superiore a 1,1412.
Le probabilità sono le seguenti: i livelli attuali dovrebbero essere di massimo e lasciare spazio a nuovi ribassi fin da subito per l’euro dollaro.
Quindi, la migliore strategia di trading è quella che apre sui livelli attuali posizioni ribassiste e le mantiene fino a quando non si ravviserà inversione di tendenza.
Quale livello di breve confermerà questa nostra view?
Una chiusura giornaliera e poi settimanale inferiore a 1,1053.
Come al solito si procederà per step e di volta in volta verrà definita la tendenza di breve e i supporti e resistenze di medio lungo termine.