Lo scenario che da tempo si presenta sulla moneta comune europea oscilla tra un pessimismo di fondo, che si riflette sulle quotazioni, ed un tentativo di ripresa di lungo termine.
Occorre evidenziare che si sono abbattuti infatti sull’eurozona scenari economici e geopolitici, non certo favorevoli alla ripresa della moneta unica.
Crisi economica, crisi sanitaria ed incertezze future pesano sulla situazione complessiva dell’eurozona.
Negli ultimi giorni si sono poi susseguite notizie non certo positive.
Come quella della bocciatura dell’ipotesi di accordo franco-tedesca sul recovery fund, da parte dei cosiddetti paesi del Nord, Austria in testa.
Euro Dollaro: tra tentativi di ripresa e scenari economici e geopolitici
Tuttavia, sotto il profilo tecnico e dell’analisi ciclica, stiamo assistendo alla possibile formazione di una importante base di riaccumulazione. O comunque ad una possibile base di inversione al rialzo del trend, anche in ottica di lungo termine.
Del resto, si sa, i mercati, più che scontare scenari passati o attuali, tendono ad anticipare quelli futuri.
Ed a tale riguardo, diversi sono gli analisti che guardano alla prospettiva di una possibile ripresa dell’economia, anche se, come abbiamo detto, molto dipende dalle future decisioni che verranno assunte in ambito europeo.
Ma come è messa la situazione dell’euro dollaro tecnicamente?
Esaminiamola con diverse tecniche.
Cicli di lungo termine
Come si desume dal seguente grafico, la moneta unica segue un ciclo di lungo termine di circa 16 anni (semicerchi gialli).
La retta ascendente rossa collega i minimi più importanti della tendenza rialzista pluriennale.
Siamo quindi arrivati ad un punto nodale, nonché in presenza di un importante livello di Magic box, indicato dal tratto orizzontale coincidente con le attuali quotazioni.
Dal punto di vista ciclico notiamo che il minimo del ciclo di circa 16 anni (semicerchio giallo) si è formato dove il ciclo lo proiettava.
Da qui una ripresa che sta conducendo le quotazioni verso un altro appuntamento ciclico, la chiusura del primo dei quattro sottocicli del nuovo ciclo, in corrispondenza della retta verticale nera.
Quando questo primo sottociclo si chiuderà, una quotazione di chiusura superiore all’apertura di gennaio 2017, dovrebbe confermare l’impostazione rialzista del nuovo ciclo (due frecce sulla destra già evidenziano come le attuali quotazioni siano superiori a quelle di apertura del nuovo ciclo).
Tecniche di Gann
Il seguente grafico, basato su tecniche di Gann, evidenzia, una volta di più, come le quotazioni si trovino su un punto nodale.
I corsi si trovano all’incrocio (freccia rossa) tra un vettore angolare supportivo blu, coincidente con la retta di supporto vista nel primo grafico, di sopra, ed un vettore angolare di resistenza verde, superato al rialzo, e quindi con attuale funzione di supporto.
L’incrocio tra le due rette coincide con gli attuali minimi e sostiene quindi la dinamica dei corsi. Fattore che, unitamente agli elementi desunti dal primo grafico, depone a favore di una probabile riaccumulazione o comunque per una ripresa delle dinamiche rialziste.
Negatività prospettica deriverebbe dalla violazione degli attuali riferimenti supportivi, sopra evidenziati.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT”