La coppia euro dollaro è in rialzo? Ecco le previsioni per il prossimo semestre.
Attualmente il cambio euro/dollaro sembra essere in una fase di rialzo arrivando a guadagnare lo 0,05%. Il cross si aggira oltre quota 1,12 per la precisione a 1,1222. Ma con l’altalenante questione dei dazi da una parte e la Spada di Damocle della disputa tra Italia ed Europa dall’altra, il cambio EUR/USD è soggetto a non poche sollecitazioni. Non solo, al centro delle attenzioni anche le incertezze sul futuro della coppia, soprattutto per i prossimi mesi estivi. Un quadro che si complica ulteriormente soprattutto se si pensa che ad essere coinvolta è anche la Federal Reserve e, ovviamente, la Bce.
Cambio euro dollaro: tra Fed e Bce
Oggi le nuove dichiarazioni di Mario Draghi in seguito all’ultima riunione della Banca Centrale Europea. Gli analisti si attendono una serie di nuovi particolari sulle Tltro, le misure di finanziamento per l’economia, alla luce degli ultimi dati, in calo, dell’inflazione. Non sembra essere atteso nessun nuovo particolare sui tassi di interesse che dovrebbero essere confermati ai livelli attuali. Dall’altra parte dell’oceano, invece, la Fed dovrebbe confermare la sua strategia di aiuto per i mercati. Nelle scorse giornate, infatti, il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, aveva dichiarato la disponibilità della banca centrale Usa a sostenere l’economia.
Le previsioni degli esperti
Già da marzo gli esperti di Danske Bank si guardava sia alle previsioni di lungo che di breve termine. In particolare le previsioni EUR/USD su base annua vedevano un cross in salita a quota 1,17 entro la fine del 2019, in calo rispetto al precedente target di 1,25.
Invece per gli analisti di ING il cambio potrebbe rivedere i minimi di 1,10. Alla base di questa view non solo la questione della guerra dei dazi. Una guerra che tra l’altro è anche in fase di ampliamento visto che in questi minuti Trump ha confermato la possibilità di estendere le misure protezionistiche a tutte le merci in entrata dalla Cina negli States. Infatti come ultimo tassello in ordine di tempo c’è anche l’incertezza determinata dall’Italia e dalla possibilità addirittura di vedere elezioni anticipate. Anche a livello di politica monetaria non ci si aspetta nessuna grande svolta con i tassi che, stando alle loro previsioni, dovrebbero rimanere ai livelli attuali fin oltre l’estate.
La view di BofA
Stesse preoccupazioni anche per gli esperti di BofA che non più tardi di una decina di giorni fa avevano ridotto le previsioni per il 2019 sul cambio euro dollaro. In particolare si parlava di un cross a 1,10 per giugno che sarebbe poi diventato 1,14 a fine settembre e 1,17 per il mese di dicembre 2019. Anche in questo caso un cambio sulla precedente stima di 1,20 prevista per fine 2019.
A parer nostro quale swing ci farà dire che è iniziato un movimento direzionale a favore dell’Euro? Una chiusura settimanale superiore a 1,1266 e una ulteriore conferma da una chiusura mensile superiore a 1,1324.
Leggi altri contributi di Francesca Bonfanti