Nel grande caos generato dal coronavirus, i mercati hanno viaggiato sulle montagne russe delle quotazioni. Da quando è stato rilevato il virus, molte quotazioni hanno sfiorato i minimi storici. Attualmente il valore dell’euro è sceso sotto gli 1,08 dollari e si conferma debole. Dall’inizio del 2020 la moneta europea ha subìto un calo del 3,7% e questa situazione non sembra rassicurare gli investitori. Dall’altro lato dell’Oceano, invece, il valore del dollaro continua a salire e la banconota verde si rafforza sempre più. Sembra che essa rappresenti un porto sicuro in questo momento di tensione generale. Anche lo yen rimane molto debole e le quotazioni lo mostrano in tutta la loro chiarezza: un dollaro oggi vale poco meno di 112 yen. Come si muovono i mercati oggi? Ci sono aspetti sottovalutati?
Quali sono le cause delle altalene tra euro, dollaro e yen
Le cause dell’indebolimento dell’euro e dello yen sono sicuramente ascrivibili al lento andamento dei mercati. Le conseguenze del virus hanno avuto un impatto notevole su moltissime aziende. Non da ultimo, il forte rischio recessione che ha colpito lo yen, ha contribuito ancora di più ad affondare l’economia nipponica. Ad oggi lo yen non è più considerato un bene rifugio e gli investitori girano lo sguardo altrove. Ad esempio, verso gli Stati Uniti la cui economia continua a viaggiare a ritmi frenetici.
Euro, dollaro e yen: che strada seguiranno?
Sono trascorsi poco meno di due mesi dall’annuncio della diffusione del coronavirus. Il panico che ha spopolato nelle prime settimane sembra ridursi. Sarà davvero il caso di abbassare la guardia? Euro, dollaro e yen, dove puntare? Per gli investitori è fondamentale considerare alcuni aspetti prima di scegliere i propri investimenti. Anzitutto, sappiamo che l’antidoto al virus non è stato ancora trovato, benché le cause farmaceutiche ci stiano lavorando. Inoltre, l’economia cinese dovrà digerire un boccone molto amaro sul rallentamento che dura ormai da quasi due mesi. basti pensare che il PIL nipponico è in calo dello 0,4% circa. Questi dati potrebbero scatenare delle reazioni a cascata sull’economia mondiale che non vanno trascurati fintanto che non sarà ristabilito il controllo.