Etica e Finanza di Gianluca Braguzzi

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Oggi mi voglio soffermare su una considerazione di tipo etico. Scrivo infatti rima che i dati interessati dalle mie considerazioni vengano pubblicati.

Stanno per uscire i dati sull’indice dei prezzi al consumo e quello sulla disoccupazione in Europa. Come saprete ad ogni dato viene attributo con stellette o altri simboli un peso specifico. Ebbene sui maggiori siti dl settore il dato sui prezzi riceve 3 stellette, mentre quello sulla disoccupazione soltanto due.

Scrivevo prima che è un ragionamento etico e insisto su questo: la disoccupazione dovrebbe essere prioritaria per  chi fa politica e per chi regge le sorti dell’economia!

Ma anche estendendo la valutazione all’arido mondo dei numeri, come si fa a dare più peso all’indice dei prezzi che non al numero degli occupati?

Non è che i prezzi si muovono anche grazie a un maggior numero di persone che godono di un reddito?

O forse, viene da chiedersi, si vuole proprio, in questa fobia dell’inflazione, calmierarla anche rendendo sempre più precario il mondo del lavoro che non a caso passa in secondo piano?

Gianluca Braguzzi è un gestore di fondi comuni di investimento