Età pensionabile INPS 2021 e tutte le prestazioni da 58 anni o solo con i contributi 

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Si parla spesso di raggiungere l’età pensionabile per poter accedere alla pensione di vecchiaia, ma cosa significa? Prima di tutto è bene specificare che in effetti l’età pensionabile consiste nel requisito anagrafico di un soggetto per poter accedere al pensionamento. Analizziamo l’età pensionabile INPS 2021 e tutte le prestazioni da 58 anni o solo con i contributi. Ricordiamo che dal 2011 l’età pensionabile è variabile perchè legata all’adeguamento dell’aspettativa di vita.

Età pensionabile INPS 2021 e tutte le prestazioni da 58 anni o solo con i contributi

Il sistema previdenziale prevede che alcuni lavoratori possono accedere anticipatamente alla pensione. L’anticipo è dovuto anche in base alle agevolazioni e sconti di requisiti.

Un altro fattore da considerare è il sistema di calcolo della pensione, in base ai tre sistemi attualmente in vigore: retributivo, contributivo e misto. Ecco una breve panoramica delle misure previdenziali nel 2021.

Cosa cambia nel 2021?

Il nostro sistema previdenziale si aggira prevalentemente su due prestazioni: pensione di vecchiaia e pensione anticipata.

La pensione di vecchiaia nel 2021 permette al lavoratore di uscire dal lavoro con un’età pensionabile di 67 anni. Il requisito contributivo richiesto è di 20 anni. Questa misura è valida per tutti i lavoratori del settore pubblico e del settore privato, sia per uomini che donne.

La pensione anticipata, invece, non richiede un’età pensionabile, ma solo un requisito contributivo diverso tra uomini e donne. Nello specifico:

  • uomo: 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • donna: 41 anni e 10 mesi di contributi.

Una terza forma di pensione anticipata è la Quota 100 con un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contributi. Questa misura termina il 31 dicembre 2021.

Da considerare che l’età pensionabile INPS 2021 e tutte le prestazioni da 58 anni o solo con i contributi, può variare anche in base alle tutele. Infatti, sono in vigore tutele particolari per i lavoratori che svolgono mansioni usuranti, per gli invalidi all’80% con un anticipo pensionistico.

Infine, una pensione che tutela le donne, prorogata nel 2021. Si tratta dell’Opzione Donna che permette un anticipo di 8/9 anni dall’età pensionabile. Quindi, 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome. Per l’Opzione donna è richiesta un’anzianità contributiva di 35 anni.

Ci sono anche altri canali, si tratta della pensione destinata ai lavoratori precoci (Quota 41) con 41 anni di contributi. Poi, l’Ape Sociale con 63 anni di età e 30/36 anni di contributi. Infine, la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) che prevede di percepire una rendita in base al montante accumulato nel fondo pensione.