Esistono i cicli di mercato? Parte Seconda Intervista a Gian Piero Turletti

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INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI

Ideatore metodo Magic box in 7 passi

Può riassumere i termini della questione, affrontata in una prima intervista qualche tempo fa?

Mi domandavo se esistano sempre cicli predeterminati di mercato, quanto meno statisticamente affidabili.

La risposta, riconducibile a diversi esempi, era negativa, nel senso che, come ad esempio sul Nasdaq 100, è spesso difficile individuare durate predeterminate su molti mercati finanziari, nell’alternarsi delle varie fasi rialziste e ribassiste.

Proprio per questo motivo, si riconferma la validità di metodi, come Magic box, che senza sfruttare alcun concetto di durata predeterminata, lascia, per così dire, la parola ai prezzi.

Ogni trend può avere durata diversa, ma i prezzi ci dicono sempre, per chi li sa interpretare, quali siano i loro impliciti obiettivi in tempo ed in prezzo.

Sono loro e solo loro, i prezzi, a dirci dove andrà un trend, verso quali livelli di prezzo e per quale setup temporale.

Inoltre, a seconda che il prezzo venga raggiunto prima del tempo o meno, possiamo anche comprendere se vi siano eccessi o meno.

E sul Nasdaq 100, quali erano state le conclusioni?

Quello sul Nasdaq 100 era un esempio di mercato particolarmente difficile da prevedere con metodi tradizionali di analisi ciclica e di come, invece, anche partendo da un tempo significativamente distante, anche anni prima, si potessero compiere proiezioni che poi si sono rivelate particolarmente affidabili con il metodo Magic box.

Questo non significa, necessariamente, che quando si raggiungono determinati target in tempo/prezzo il trend inverta, ma che viene quanto meno raggiunto quel determinato target.

Pertanto, anche con anni di anticipo, possiamo sapere quanto probabilmente guadagneremo aprendo una determinata posizione.

Nell’esempio fatto a suo tempo ho usato un grafico su barre mensili, ed avevo dimostrato come gli attuali livelli fossero prevedibili sin dal 2011.

Oggi in un certo senso offro ai nostri lettori un’analisi di conferma, basata su barre daily, per vedere se anche su un diverso time frame i risultati fossero reiterabili.

E quali risultati si sono quindi raggiunti? Cosa dice tale analisi?

Ho constatato una conferma della precedente analisi. Dal 2001 alle prime sedute del 2011 si era formato un importante pattern di lungo, secondo i canoni del metodo, con le seguenti proiezioni:

obiettivo in area 3665 ma con possibile overshooting in area 4492;

primo setup di tempo rilevante, nel caso il tempo avesse corso più del prezzo, per/entro il 20 maggio 2015.

In data 2 marzo 2015 le quotazioni hanno raggiunto un massimo a 4483!

Praticamente obiettivo centrato in tempo e prezzo rispetto a proiezioni formulate con più di 3 anni di anticipo, e su barre daily, sulle quali, come ben sappiamo, il cosiddetto rumore è molto più elevato rispetto a quello riscontrabile su barre mensili.

Per chi non lo sapesse, preciso che per rumore, in analisi tecnica, si intende quella volatilità, quella serie di movimenti erratici, che confondono il trend di fondo.