Attorno al 2010 è spopolato sul web, ma anche in TV, un programma chiamato “Non sapevo di essere incinta”. L’argomento principale del programma, come si evince dal titolo stesso, è quello di raccontare storie di donne che spesso non erano a conoscenza del loro stato interessante. In primo luogo può sembrare soltanto una trovata per fare audience. Da come ci hanno sempre raccontato, non è possibile non riconoscere i sintomi di una gravidanza. Ci sono dei chiari segnali che fanno intendere ad una donna il suo stato di gravidanza.
In realtà potrebbe accadere che durante le prime settimane di gestazionennon si avvertano i primi sintomi di una gravidanza. Ma cosa si può dire quando questi si nascondono fino al giorno del parto? Esistono realmente delle gravidanze in cui non si sapeva di essere incinta?
Quello che dice la medicina
Stiamo parlando della cosiddetta “gravidanza criptica”. Già dall’etimologia della parola capiamo che si tratta di una gravidanza nascosta, sconosciuta alla donna. Gli specialisti affermano che questo tipo di gravidanza è qualcosa di raro. In particolare, il suo anonimato deriva da caratteristiche fisiche o psichiche della donna. Si è sentito certamente di casi in cui alcune donne continuano ad avere il ciclo mestruale o comunque false perdite di sangue durante la gravidanza. O alcune volte, quando specialmente una donna si trova in condizione di obesità, lo sviluppo del pancione potrebbe essere velato o irriconoscibile. Ed ancora, la presenza di alcuni sintomi tipici può essere scambiata con altri tipi di patologie. Infine, sotto il profilo psicologico, una donna purtroppo vittima di violenza o abusi, può costruirsi una realtà mentale che disconosca il suo stato gravidico. Quindi, di fatto, esistono realmente delle gravidanze in cui non si sapeva di essere incinta.
Ci sono differenze sostanziali tra travaglio e parto in questo tipo di gravidanza?
Essenzialmente, sotto questo punto, non ci sono molte differenza tra una gravidanza normale ed una criptica. Spesso le donne che non erano a conoscenza del loro stato, arrivano al pronto soccorso accusando possibili coliche renali. Effettuando delle analisi di routine capiscono di essere incinte e affrontano il parto. Quest’ultimo avviene normalmente, valutando ovviamente le condizioni fisiche della paziente.