Sul titolo ERG è in corso una proiezione rialzista che alla chiusura della seduta del 7 Marzo ha subito un brutto contraccolpo.
La chiusura. infatti, è stata inferiore all’importantissimo supporto in area 17.2€ (I° obiettivo naturale). A questo punto o assistiamo subito a un recupero di questo importantissimo livello e si riparte verso gli obiettivi indicati in figura oppure si scende almeno fino in area 16.48€.
News: Fonte MilanoFinanza
Focus su Erg che domani pubblicherà i conti 2017 insieme al piano al 2022 e l’attenzione del mercato è puntata proprio sui quest’ultimo fronte, in primis sulla probabile nuova politica di dividendi che sarà annunciata a partire dal bilancio 2018. “In occasione dei conti dei nove mesi del 2017 il management non ha segnalato la possibilità di un dividendo straordinario, che in passato è stato distribuito, ma ha detto che la politica delle cedole sarebbe stata riadattata al nuovo profilo della società, con possibili incrementi dei dividendi. L’attuale strategia si basa su un impegno di un importo unitario fisso con un limite minimo di 0,5 euro ad azione”, affermano gli analisti di Mediobanca Securities che, nell’attesa di conti e piano, hanno confermato il giudizio neutral con un target price a 14,8 euro. Per l’investment bank, Erg darà a valere sul bilancio 2017 una cedola unitaria di 0,5 euro, mentre il consenso prevede 0,714 euro.
“Siamo neutrali sul titolo data la mancanzia di potenziale di rialzo rispetto alla valutazione attuale e abbiamo una visione cauta sulle possibilità di futura creazione di valore per il titolo dato l’ambiente altamente competitivo nelle energie rinnovabili. Crediamo che un rapporto ev/ebitda di circa 8 volte sia equo per un operatore nelle rinnovabili con un’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia”, osservano ancora Mediobanca Securities.
A tal proposito, secondo il broker, “nel business plan di domani la società dovrebbe dimostrare la sua capacità di produrre rendimenti attraenti in quello che consideriamo un ambiente sfidante dal momento che il quadro regolamentare per le centrali eoliche in Italia deve essere ancora definito, mentre le aste all’estero stanno diventando sempre più competitive. L’m&a potrebbe rappresentare una valida opzione di crescita, ma bisogna fare attenzione ai multipli delle acquisizioni”.
Dal canto suo Banca Imi (add e target price a 16,6 euro) segnala che in seguito all’incasso di circa 270 milioni dalla vendita della quota in TotalErg e grazie alla solida generazione di cassa derivante dal business ordinario nei prossimi anni, la società “confermerà la sua strategia di crescita nelle rinnovabili in Italia e in Europa, annuncerà un miglioramento del suo mix di portafoglio tecnologico aumentando il contributo della capacità di generazione di energia nel fotovoltaico, e indicherà un incremento dei piani di investimento per lo sviluppo e un aumento dei target finanziari”. Inoltre, anche secondo Banca Imi, Erg potrebbe varare una nuova politica di dividendo. Ma per il bilancio 2017 la cedola è prevista ancora a 0,5 euro per azione.
Quanto ai conti 2017, il consenso Bloomberg indica un ebitda di 459 milioni di euro a fronte dei 455 milioni del 2016, un ebit di 206 milioni contro i 202 milioni dell’anno precedente, un utile lordo di 173 milioni (141 milioni nel 2016) e un utile netto adjusted di 133 milioni contro i 107 milioni del 2016. L’indebitamento netto è visto scendere a 1,325 miliardi a fine 2017 contro gli 1,557 miliardi di fine 2016. “Il debito netto dovrebbe scendere di riflesso alla solida generazione di cassa”, osserva Banca Imi. Mentre l’utile netto dovrebbe “beneficiare di più bassi oneri finanziari e del contributo di TotalErg”, ipotizza Mediobanca secondo cui l’ebitda nel segmento dell’energia idroelettrica salirà del 15% a 97 milioni.