dal nostro corrispondente a Tenerife
Articolo prenatalizio sulle elezioni catalane del 21 D, i due blocchi, separatisti e costituzionalisti sembrano fermi sulla perfetta parita’!
In questi giorni i sondaggi sul 21 D sono congelati in Spagna, nella vicina Andorra invece e’ ancora possibile ottenere informazioni e gli ultimi sondaggi sembrano indicare una incertissima parita’ di seggi al Parlament di Barcellona: fonte Elperiodico.com “La cuenta atrás para las elecciones catalanas del 21-D ha empezado con ERCcomo favorita y Ciutadans como principal contrincante. La primera entrega del ‘tracking’ preelectoral del Gabinet d’Estudis Socials i Opinió Pública (GESOP) para ‘El Periòdic d’Andorra’ refleja que el partido de Oriol Junqueras de siete escaños que le llevaba a la formación de Inés Arrimadas en el último sondeo del GESOP publicado en España. Pese a ello, las fuerzas independentistas no tendrían asegurada la mayoría absoluta en el futuro Parlament, pues se mueven en una horquilla de 66-69 diputados, siendo 68 la mayoría absoluta. En votos sumarían el 45,7%, dos puntos menos que en las elecciones del 2015.”
Gli indipendentisti quindi non sfondano mentre i costituzionalisti con Ciudadanos in testa,hanno recuperato ma non riescono ad ottenere la maggioranza assoluta. Dopo l’applicazione dell’Art. 155 quindi si prevede un empasse politico amministrativo in Catalogna, ulteriore incertezza dopo mesi che hanno colpito fortemente l’occupazione, il mondo imprenditoriale e turistico della Catalogna.
Passata la tornata elettorale, potrete trovare su ProiezionidiBorsa i possibili scenari del CATALEXIT.
Intanto per il BREXIT, faticosamente si stanno trovando accordia livelo politico per gestire la transizione e la fattura da pagare alla Ue da parte della Gran Bretagna, l’ANSA oggi rivela che gli inglesi sembrano ripensarci “I sudditi di Sua Maestà sembrano far marcia indietro sulla Brexit. Il 51% degli elettori britannici si dice ora contrario all’addio all’Ue contro il 41% che voterebbe di nuovo per il divorzio: il distacco di 10 punti e’ il più grande mai registrato dal referendum del 23 giugno 2016.”
Succedera’ la stessa cosa per il CATALEXIT? L’indipendentismo fomentato per oltre un decennio lascera’ il passo a considerioni prettamente economiche come sta accadento ora in GB?
Intanto le Canarie ne stanno approfittando, tanti turisti, tanti nuovi residenti in questa fine 2017, moltissimi lavoratori vedono nell’Arcipelago un luogo stabile e con un solido boom turistico, venire a trasferirsi pero’ richiede tempo ed organizzazione, ascoltate la testimonianza di Maya, raccolta ieri, sul boom turistico ed immobiliare che si respira a Tenerife.
Ci risentiamo per il punto della situazione sulle elezioni catalane e per gli Auguri di Natale.
Dott. Riccardo Barbuti