Ecotassa 2021 a partire da 1.100 euro, attenzione, anche sulle provenienze estere

Ecotassa veicoli

La Redazione di ProiezionidiBorsa, in virtù di un interpello posto all’Agenzia delle Entrate, quest’oggi illustra ai Lettori, brevemente, cos’è l’ecotassa e chi dovrà pagarla. In particolare, in ordine all’Ecotassa 2021 a partire da 1.100 euro, bisognerà fare attenzione, anche sulle provenienze estere.

L’ecotassa è un balzello previsto dal governo per disincentivare l’acquisto di autovetture maggiormente inquinanti. È stata introdotta nel 2019. Dall’1/1/2021, tutte le auto nuove immatricolate sono assoggettate a questa tassa, qualora i limiti di emissione di CO2, rientrino nelle nuove fasce previste dal governo. L’Ecotassa aumenta all’aumentare del livello di emissioni di CO2, stabiliti, riportato sul libretto di circolazione, stabilito sulla base del nuovo ciclo di omologazione WLTP. Gli importi sono i seguenti:

  • 1.100 euro per 191-210g/Km;
  • 1.600 euro per 211-240g/Km;
  • 2.000 euro per 241-290 g/fm;
  • 2.500 euro oltre 291 g/km.

Pertanto, al contrario delle altre agevolazioni previste per l’acquisto di autovetture green, l’Ecotassa penalizza chi invece acquista autovetture ad alte emissioni di biossido di carbonio.

Ecotassa 2021 a partire da 1.100 euro, attenzione, anche sulle provenienze estere

Il contribuente chiede se, avendo acquistato un’auto all’estero, in particolare immatricolata in Germania, sia tenuto al pagamento dell’Ecotassa. Secondo il contribuente, l’Ecotassa è dovuta qualora lo stato estero dov’è stata acquistata l’auto, non sia aderente all’Unione europea.

L’Agenzia delle Entrate richiama il comma 1043 della Legge di Bilancio n.145/2018. Questo, infatti, stabilisce che tale imposta è dovuta anche da chi immatricola in Italia, un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato. Pertanto, nel caso in esame, il contribuente dovrà pagare l’Ecotassa.

Tale disposizione corrisponde perfettamente all’intenzione legislativa di disincentivare all’acquisto di ulteriori veicoli inquinanti.

Non sarebbe meglio optare per l’ecologico?

Il legislatore vuole disincentivare che ulteriori veicoli inquinanti possano circolare sul territorio in aggiunta a quelli già in circolazione dal primo marzo 2019. Tale imposta non graverà su veicoli di categoria M1 già in circolazione sul territorio prima del primo marzo 2019, in quanto già immatricolati.

Dunque, considerata l’imposta da aggiungere al prezzo dell’autovettura e considerate le agevolazioni previste per l’acquisto di autovetture ecologiche, sarebbe meglio fare due conti prima. Oltre a fare un regalo alle nostre tasche, lo faremo ancor di più al nostro ambiente.

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