Ecologia e sviluppo, come affrontare la crisi economica?

investire in ambiente

Per la prima volta la crisi che stiamo vivendo invade tutti i sottosistemi della società. Ecologia e sviluppo, come affrontare la crisi economica?
Le precedenti crisi erano ascrivibili al settore produttivo e/o finanziario con relativamente poche ripercussioni negli altri sistemi. Oggi assistiamo a una complicazione planetaria.

L’impatto proveniente dal sistema biologico-ambientale con il virus ha coinvolto prima l’ambito relazionale e sociale, chiudendo le persone in casa. Di conseguenza ha travolto il sistema produttivo, poi quelli politico ed economico-finanziario.

Qualità dell’ambiente e qualità della vita

Sono bastate poche settimane di fermo produttivo e ridotta mobilità per assistere a un formidabile recupero della natura. Un notevole miglioramento nella qualità dell’aria e della trasparenza delle acque. Abbiamo visto animali selvatici che si riprendevano spazi e parchi urbani e le delicate api affollarsi attorno ai fiori in primavera.

D’altro canto salute, sicurezza e contenimento dei contagi, si sono scontrate con il terribile impatto economico dovuto alle chiusure.
Come se non bastasse ci troviamo a fare i conti, più di prima, con le conseguenze ecologiche.
Nei mesi di lock-down è aumentato fortemente il consumo di plastica. Basta pensare ai dispositivi monouso come guanti e mascherine, ma anche all’aumentato consumo di prodotti per la pulizia e la disinfezione. Infine, è cresciuto nuovamente l’uso di acqua in bottiglia di plastica e di prodotti usa e getta.

Ecologia e sviluppo, come affrontare la crisi economica?

L’attenzione sui temi ambientali e sociali era passata in secondo piano, per lasciar spazio nel dibattito mediatico ai temi del Covid.

Ora la situazione pare ancora più complessa, ma forse più chiara.

Cosa ci aspetta?

La globalizzazione ha subito un duro colpo dopo l’impatto con la pandemia.
In discussione ci sono gli stessi presupposti su cui basa la sua solidità.

La sfida di oggi è molto complessa. Si tratta di conciliare produzione, occupazione, diseguaglianze sociali ed ecologia a livello planetario.
Un complesso equilibrio quello da raggiungere. Ma competenze e risorse per poterla affrontare ci sono.

Diseguaglianze sociali e sviluppo economico

Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’economia nel 2001, aveva dimostrato con modelli economico-matematici che la diseguaglianza sociale è un forte freno allo sviluppo economico. Per una sana crescita economica è necessaria maggiore eguaglianza nella distribuzione del reddito.

Si potrebbe dunque partire da una rivalutazione dei processi che favoriscono la crescita.
Benessere reale dei cittadini e salubrità dell’ambiente sono correlati direttamente con lo sviluppo.

Dopo ogni crisi c’è una ripartenza e le energie sono esplosive dopo aver toccato il fondo.

Le nuove sfide saranno accolte?