Ecobonus al 110%, cosa rischia chi dichiara il falso. Ecco tutte le sanzioni

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Il Decreto Rilancio ha confermato l’Ecobonus e il Sismabonus potenziati. I sussidi prevedono una detrazione del 110% da spese relative a interventi di efficienti energetica sugli edifici. Anche gli interventi per migliorare le misure sismiche di un’abitazione sono compresi nel bonus. Gli aiuti si rivolgono a misure sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Lo sgravo fiscale è previsto anche per interventi di installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica. L’unica condizione è che siano legati a uno dei due precedenti interventi. Attenzione, però, ai falsi attestati. Il Decreto Rilancio prevede delle conseguenze pesanti per dichiarazioni infedeli sull’Ecobonus al 110%. Cosa rischia chi dichiara il falso? Ecco tutte le sanzioni.

Falsi attestati e sanzioni

Per ottenere la super detrazione, il beneficiario dovrà presentare una serie di documenti. L’Agenzia delle Entrate e il Ministero dello Sviluppo Economico controlleranno la veridicità di quanto presentato. Inoltre, verificheranno che i richiedenti abbiano i requisiti necessari per avere il bonus. Questo soprattutto per quanto riguarda l’Ecobonus al 110%. Ma cosa rischia chi dichiara il falso? Ecco tutte le sanzioni.

Ecco tutte le sanzioni

In caso di dichiarazioni false, ci saranno delle conseguenze. Il Decreto Rilancio è molto severo a riguardo. Se si presentano documenti non veritieri, per prima cosa, non si potrà beneficiare del bonus. Inoltre, ci saranno pesanti sanzioni. Sono previsti dai 2.000 euro ai 15.000 euro per ciascun documento falso reso.

Ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli verrà applicata una sanzione amministrativa da 2.000 fino a 15.000 euro, per ciascun documento falso reso: sarà il Ministero dello Sviluppo Economico a vigilare.

L’Agenzia delle Entrate controllerà tutta la documentazione presentata. In caso di mancanza di requisiti, le sanzioni scatteranno nei confronti del contribuente e dei fornitori. Si attende il 18 luglio per ulteriori informazioni.