Ci sarà capitato, almeno una volta nella vita, di essere in disaccordo con qualcuno sull’aspetto di qualcun altro. Ci è sempre stato insegnato che “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” e che la bellezza è soggettiva.
In un Mondo fortunatamente sempre più inclusivo, il concetto del bello soggettivo si sta estendendo sempre di più. Per dare spazio alla felicità di tutti, piuttosto che alle forme imposte. Ciò nonostante, l’individualità e il concetto di bello o brutto ci aiutano a orientarci nel Mondo e a distinguere ciò che ci piace da ciò che non ci piace. Ma da cosa deriva il concetto estetico? Ce lo svela ancora una volta la scienza.
Ecco svelato su cosa si baserebbe il nostro senso estetico di bello e brutto
Le studiose Langlois e Roggman, nell’ormai lontano 1990, crearono due prototipi medi di bellezza femminile e maschile, tramite un collage di 32 fotografie.
Questi due prototipi di bellezza, vennero fatti vedere a ben 300 persone diverse. Queste persone poi dovettero esprimere un giudizio sul collage in relazione alle 32 fotografie di volti utilizzate per realizzarlo. Il risultato fu una netta preferenza del “volto medio”, rispetto alle singole immagini.
Perché succede questo?
Per comprendere il motivo secondo cui la nostra mente ci fa preferire dei tratti “universali” a discapito di quelli particolari, dovremmo concentrarci sul processo evolutivo della nostra specie.
La scienza ha ipotizzato, infatti, che la preferenza deriverebbe dalla preferenza di volti simili a quelli che conosciamo. Anticamente, quando l’essere umano viveva in tribù, probabilmente la somiglianza a ciò che si conosceva era il modo per comprendere chi fosse della stessa tribù e chi no.
Seguendo gli studi del sociologo Robert Zajonc, sembrerebbe che gli stimoli, in questo caso visivi, che ci sono più familiari sono anche quelli verso cui manifestiamo delle preferenze. Quindi, i volti più simili a quelli conosciuti diventano per noi i più belli.
Altre caratteristiche che concorrono alle preferenze sono, ovviamente, simmetria e armonia tra le parti. Ricordiamo, però, che avere un volto e un corpo perfettamente simmetrico è per natura totalmente impossibile. Quindi, se siamo asimmetrici non siamo poco armonici, ma solamente normali!
Quindi, ecco svelato su cosa si baserebbe il nostro senso estetico di bello e brutto. Se, invece, vogliamo prenderci cura di noi, per avere un aspetto migliore, dobbiamo sapere che per un viso rilassato e un corpo riposato bastano 7 eccezionali abitudini di bellezza.