Quest’oggi, la Redazione di Proiezionidiborsa, affronta una problematica, purtroppo, comune in ambito lavorativo. È un interrogativo spesso posto dai Lettori, ovvero la forza giuridica della quietanza apposta sul cedolino. Ecco spiegato che valore ha la firma del lavoratore sulla busta paga. Può accadere infatti che un lavoratore si trovi a firmare una busta paga con uno stipendio indicato più alto di quello realmente percepito. O, vi siano grosse differenze retributive e contributive, si pensi ad un lavoratore, con un contratto part-time, che però lavori full-time. Il lavoratore potrà far valere i suoi diritti, anche avendo firmato le buste paga?
Com’è noto, il datore di lavoro è obbligato a corrispondere il pagamento in maniera tracciabile, e la busta paga non comprova l’avvenuto pagamento. A chiarire i dubbi, è intervenuta la Corte di Cassazione con l’Ordinanza n. 21699/2018. La Cassazione ha chiarito che la firma sulla busta paga, non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.
Ecco spiegato che valore ha la firma del lavoratore sulla busta paga
La firma del lavoratore sulla busta paga, di guisa, anche con la dicitura “per quietanza”, senza la tracciabilità del pagamento non prova l’avvenuto pagamento. Le buste paga, con la dicitura “per ricevuta”, provano unicamente la ricezione del documento da parte del lavoratore, e non di certo il pagamento. Pagamento che, ove non tracciabile, si riterrà non avvenuto.
Si conferma, inoltre, che solo la firma del lavoratore sui documenti fiscali, relativi alla posizione di lavoratore subordinato, costituisce quietanza degli importi ivi indicati. E costituisce altresì, accettazione del contenuto e conferma di quanto indicato nei predetti documenti fiscali.
La firma della busta paga non costituisce, pertanto, presunzione assoluta di corrispondenza della retribuzione percepita dal lavoratore rispetto a quanto risulta nelle stesse.
Cosa fare nel caso in cui il lavoratore sostenga di aver lavorato full-time, contrariamente a quanto risulti dalla busta paga? Il lavoratore, potrà ricorrere all’autorità giudiziaria, chiedendo le differenze e tutte quante le indennità non godute, e provare quanto afferma mediante prove testimoniali.
Approfondimento
Come fare la domanda per il congedo straordinario e per l’indennità INPS