Ecco spiegate 3 tecniche e trucchi dei politici per avere sempre ragione tra discorsi e celebrazioni

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La politica, si sa, è un luogo di discussione in cui conta avere ragione. O meglio, in cui conta far vedere che la maggior parte delle persone la pensa come noi. E visto che l’aspetto più evidente della contesa passa tramite il dialogo, oggi parliamo dei metodi usati, o perlomeno studiati, per questo fine dai politici. Oppure da quanti scrivono loro i discorsi da pronunciare. Grazie a questo articolo, magari, potremo renderci conto di quando sono utilizzati. A noi poi spetterà giudicare consapevolmente. Ecco spiegate 3 tecniche e trucchi dei politici per avere sempre ragione tra discorsi e celebrazioni.

Alcuni esempi

Il primo metodo molto utilizzato è quello del ricorso alle cosiddette espressioni paremiologiche. In pratica si utilizzano proverbi, modi di dire o enunciati comuni in mezzo ai propri pensieri personali. Ricorrere a questo metodo significa voler far vedere che la verità popolare è con noi. Riferirsi ad un avversario politico dicendo che “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, significa voler supporre che le attività messe in atto sono losche e finalizzate ad un guadagno. Oppure, ricordare a tutti che “chi va con lo zoppo impara a zoppicare” suppone che le frequentazioni di un avversario abbiano per forza lasciato qualche impatto negativo. La supposta veridicità universale del detto dovrebbe rafforzare in modo indubitabile l’affermazione.

Un secondo metodo è il ricorso ad alcune forme verbali ambigue nel campo della cosiddetta morfosintassi. Fanno parte di questo ambito il ricorso a formule passive, riflessive e impersonali per sottolineare, o meno, l’azione e il soggetto agente. Normalmente i successi del politico sono assunti in prima persona. Invece i fatti che comportano sacrificio sono rappresentati come un fatto inevitabile. Così, “è necessario portare avanti delle riforme economiche” ma “abbiamo completato l’ultima linea ferroviaria”. Quando invece si vuole evitare di sottolineare a che velocità sta procedendo un compito, molti utilizzano verbi privi di una definizione temporale precisa. Le “attività stanno procedendo”. Magari lo stanno facendo con estrema lentezza e difficoltà, ma la frase, di per sé, è giusta.

Ecco spiegate 3 tecniche e trucchi dei politici per avere sempre ragione tra discorsi e celebrazioni

Infine, un metodo ripreso dalle neuroscienze e dal funzionamento dei cosiddetti neuroni specchio. In base a questi, riusciremmo a provare empatia e ad adeguarci ad alcuni modelli con cui abbiamo a che fare. Un discorso presentato in maniera semplicistica, vedrà una risposta sulla stessa linea. Invece, un discorso serio potrebbe più facilmente generare criticità ed essere accolto con serietà. Allo stesso modo, la comunicazione non dialogata aiuta a rassicurare l’elettore tramite l’utilizzo di gesti, del tono della voce e dell’apparenza estetica.

È possibile che, durante i discorsi che avremo modo di ascoltare, ci renderemo conto con maggiore consapevolezza di alcuni artifici linguistici utilizzati. Non dovremmo sottovalutarne gli effetti, visto che la discussione politica dirige l’opinione pubblica e la vita di tutti noi. Per approfondire altri aspetti riguardanti il linguaggio politico, consigliamo di prestare attenzione a queste caratteristiche che nessuno ci ha mai spiegato.

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