Ecco quanto olio dovremmo consumare secondo i ricercatori per ridurre rischi cardiovascolari, neurologici e polmonari

bottiglia olio

Quando soffriamo di particolari problemi di salute legati all’alimentazione, uno dei primi consigli che ci viene dato è più o meno sempre il solito. Ridurre i condimenti, in particolare sale e olio. Due ingredienti che sono dei veri protagonisti della cucina mediterranea e che rendono straordinari tantissime pietanze.

Rispetto all’olio sappiamo bene che l’esagerazione non è mai la scelta giusta, eppure quasi nessuno sa dirci con certezza quanto ne dovremmo consumare giornalmente.

O meglio, sappiamo senz’altro che il quantitativo dovrebbe essere il più ridotto possibile, eppure esiste un’indicazione certa? Sembrerebbe proprio di sì. Anzi, i ricercatori sembrerebbero restituirci anche una splendida notizia sul consumo, seppur moderato, di questo straordinario prodotto.

Una vera spremuta di salute

Se pensiamo ai condimenti ciò che ne viene fuori è sicuramente il pensiero di qualcosa di assai poco salutare.

Invece, molti di questi, nelle giuste quantità, possono essere estremamente salutari.

È il caso ad esempio di un particolare condimento che sembrerebbe aumentare il senso di sazietà, dunque ottimo alleato di diete e regimi ipocalorici.

Allo stesso modo esiste un sale che potrebbe essere considerato ottimo per la salute ed anche per dei trattamenti anticellulite.

L’olio d’oliva poteva dunque essere da meno? Assolutamente no, e infatti possiede delle grandi proprietà benefiche per l’organismo.

Oltre ad avere diverse componenti antiossidanti, sembrerebbe avere un ruolo regolatore dei livelli di grassi nel sangue, della coagulazione e di altri aspetti ematici. In questo senso dunque sembrerebbe avere effetti positivi nei confronti di patologie cardiovascolari, oltre a possedere proprietà antinfiammatorie ed emollienti.

Sarà anche per questo che viene utilizzato all’interno di diversi prodotti di cosmetica.

Ecco quanto olio dovremmo consumare secondo i ricercatori per ridurre rischi cardiovascolari, neurologici e polmonari

E non finisce qui! Stando a quanto riporta uno studio citato dalla Fondazione Veronesi, l’olio d’oliva potrebbe essere messo in stretta correlazione con la longevità.

Ed ecco quanto olio dovremmo consumare, a spiegarlo sono proprio i ricercatori dell’Università di Harvard. Più precisamente l’Harvard T.H. Chan School of Public Health.

Lo studio, riportato anche sul Journal of The American College of Cardiology, sostiene che il consumo ideale sarebbe almeno intorno ai 7 grammi al giorno. Detto in parole povere circa 1 o 2 cucchiai.

Questa dose sembrerebbe essere collegata ad una riduzione significativa di diverse patologie.

Malattie cardiovascolari, neurodegenerative, polmonari ed anche alcune forme di tumore.

La riduzione del rischio sembrerebbe aumentare nel momento in cui utilizziamo l’olio come sostituto di burro, margarina ed altre fonti di grassi. Per questo gli studi e gli approfondimenti su questo straordinario prodotto sono ancora in corso per comprenderne appieno il ruolo nella prevenzione.

Nel dubbio, nella giusta misura, non potrà che essere un vero e proprio toccasana.