Ecco quanti bicchieri d’acqua bisognerebbe bere per ridurre le probabilità di attacchi di cuore

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Sappiamo che bere molta acqua durante la giornata fa bene alla nostra salute. Infatti, mentre ci sono bevande che possono provocare la formazione di calcoli renali, l’assunzione di acqua consente la giusta idratazione per il corretto funzionamento dei meccanismi metabolici dell’organismo. Le caratteristiche dell’acqua che beviamo possono variare.

Abbiamo visto, per esempio, che ci possono essere dei rischi nel bere acqua del rubinetto, senza aver verificato se sia acqua dolce o acqua dura. Numerosi studi stanno evidenziando gli enormi benefici, prima non conosciuti, di questa molecola sul nostro organismo. Per esempio, ecco quanti bicchieri d’acqua bisognerebbe bere per ridurre la probabilità di attacchi di cuore.

Bere troppo fa male

Gli esseri viventi sono in un equilibrio dinamico e mutevole con l’ambiente esterno e interno del corpo. Questi equilibri sono molto fragili e non ci vuole molto a modificarne la direzione. L’acqua costituisce circa l’80% del nostro organismo, ma questa percentuale può variare in base all’età e alla presenza di grasso corporeo. In particolare, l’aumento dell’età e l’obesità portano a una diminuzione della percentuale di acqua nell’organismo. Abbiamo detto che bere molta acqua fa bene al corpo. Tuttavia, berne troppa può essere nocivo per la salute.

Eccedendo con le quantità, infatti, si ha una diminuzione del sodio nel sangue, una condizione definita iponatriemia. I reni fanno fatica ad espellere l’acqua in eccesso, attraverso le urine. Questa situazione è abbastanza nota negli sport di corsa di resistenza (maratone e mezze maratone, per esempio). I sintomi che ne conseguono possono essere lievi (vomito, diarrea, mal di testa), ma possono arrivare al coma nei casi più gravi.

Quindi va bene bere molta acqua, ma senza esagerare.

Ecco quanti bicchieri d’acqua bisognerebbe bere per ridurre le probabilità di attacchi di cuore

In un lavoro presentato recentemente al Congresso della European Society of Cardiology (Dmitrieva N et al, 2021), i ricercatori hanno messo in evidenza come, bere la giusta quantità di acqua possa prevenire o rallentare i cambiamenti nel cuore che portano a scompenso cardiaco. Come suggerito dal primo autore dello studio, la quantità di acqua da bere varia tra 1,6 e 2,1 litri per le donne, a 2 e 3 litri per gli uomini. Con un bicchiere da circa 250 ml, 2 litri corrispondono a circa 8 bicchieri d’acqua.

Quando beviamo di meno, le quantità di sodio aumentano (nella condizione di iponatriemia presentata nel precedente paragrafo, la situazione era esattamente l’opposto). Il corpo cerca di non perdere altra acqua e mette in atto una serie di meccanismi che possono portare, sul lungo periodo, a insufficienza cardiaca. Questo problema viene rallentato, aumentando la quantità di acqua nell’organismo.

Una maggiore concentrazione di sodio durante la mezza età è stata associata sia a insufficienza cardiaca sia a ipertrofia ventricolare sinistra. Bere acqua diventa così un’importante misura di prevenzione per la salute del nostro cuore.

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