Ecco quando alla vedova spettano due anni di pensione di reversibilità in un’unica soluzione e come richiederli

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Quando viene a mancare un pensionato, ai suoi superstiti viene riconosciuta, a domanda, la pensione di reversibilità. Se invece il deceduto non era ancora titolare di pensione ai superstiti spetta la pensione indiretta. A patto che avesse raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia o per l’assegno ordinario di invalidità. I familiari superstiti, quindi, sono tutelati dalla normativa. I beneficiari della prestazione sono il coniuge ed i figli in possesso di particolari requisiti. In mancanza di coniuge e figli la misura può spettare anche a genitori, fratelli, sorelle e nipoti. Ma il primo beneficiario della reversibilità è sempre il vedovo o la vedova. Ecco quando alla vedova spettano due anni di trattamento erogati tutti insieme in un’unica soluzione.

I requisiti del coniuge

Il coniuge rimasto vedovo ha sempre diritto alla pensione di reversibilità. Anche se ha redditi propri. Il trattamento, infatti, può essere decurtato ma mai revocato a causa dei redditi. Il vedovo o la vedova, però, continuano ad avere diritto alla misura solo fino a quando non si risposano. Se si contrae nuovo matrimonio, infatti, il diritto alla pensione di reversibilità viene meno.

La nuova convivenza, invece, non ha nessun effetto sul diritto alla prestazione. Il vedovo, quindi, se convive con un nuovo partner ha diritto a conservare il trattamento. Se si risposa, invece, lo perde.

Ecco quando alla vedova spettano due anni di pensione di reversibilità in un’unica soluzione e come richiederli

Pur perdendo il diritto a ricevere il trattamento previdenziale indiretto la vedova che convola a nuove nozze ha diritto ad un trattamento una tantum. Perde, quindi, l’erogazione mensile della pensione di reversibilità ma le vengono riconosciuti due anni di trattamento erogati in un’unica soluzione.

Le due annualità sono calcolate, comprensive di tredicesima, sulla quota di pensione percepita al momento delle nuove nozze. La liquidazione delle 26 mensilità è necessario presentare una apposita domanda. In essa dovranno indicare, oltre ai propri dati:

  • il numero di certificato di pensione percepita;
  • la data delle nuove nozze.

Da sottolineare che la doppia annualità di pensione di reversibilità spetta anche al coniuge separato che convola a nuove nozze. Così come spetta al coniuge divorziato, titolare del trattamento, che decide di risposarsi. Attenzione: le 26 mensilità che si ricevono in un’unica soluzione sono tassate nello stesso modo in cui era tassata la pensione ai superstiti.

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