C’è chi ama il mare, chi la montagna, e c’è chi ancora preferisce passare le proprie vacanze tranquillamente in casa, magari con gli amici. Fino ad ora erano principalmente queste le scelte che si prospettavano davanti al turista al momento della pianificazione delle vacanze.
Eppure, nel prossimo futuro potrebbe non essere così, e i nostri viaggi potrebbe assumere una dimensione “spaziale”. Allora, ecco quali sono le vacanze insolite del futuro che solamente in pochissimi potranno permettersi. Scopriamole subito assieme.
Andare in vacanza a due passi dalla luna non sembra più impossibile
Viaggiare nello spazio è un sogno che l’umanità ha coltivato per tantissimo tempo e che solamente nel XX secolo è riuscita a realizzare. Sembra, però, che grazie al genio di imprenditori contemporanei, quali Elon Musk, viaggiare nello spazio potrebbe diventare molto più comune di quanto si pensi.
A partire da quest’anno, infatti, alcuni fortunati (e ricchissimi) cittadini privati avranno la possibilità di fare delle vacanze veramente particolari.
Ecco quali sono le vacanze insolite del futuro che solamente in pochissimi potranno permettersi
Sono principalmente tre i progetti imprenditoriali che mirano a portare in orbita i primi turisti “spaziali”. Il primo di questi dovrebbe vedere la luce il 15 settembre di quest’anno, e si chiama Inspiration4.
Attraverso questo progetto avveniristico sarà permesso a quattro cittadini privati di passare tre giorni in una navicella che orbiterà intorno alla Terra.
È invece previsto per l’anno prossimo il progetto Ax-1 che permetterà a tre cittadini di passare 10 giorni sulla stazione spaziale internazionale.
Infine, rimane ancora senza una data certa, la missione che dovrebbe portare il miliardario giapponese Yusaku Maezawa a compiere un viaggio verso la luna.
Ovviamente, la possibilità di partecipare a questi viaggi è veramente riservata a pochissime persone molto abbienti. Basti pensare che un “biglietto” per partecipare alla missione Ax-1 è stato venduto per ben 55 milioni di dollari. Bisognerà quindi aspettare ancora lunghi anni prima che queste tipologie di vacanze possano diventare accessibili alla maggior parte di noi “comuni mortali”.
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